Lonherz Kernel – Project Log

    Assemblaggio di tutti i componenti del case (con molte foto)

ma ora veniamo alla parte piu` importante del project log!

(forse qualcosa si e` gia` intuito guardando le foto postate sopra, perche` ho lavorato parallelamente sia a questa cosa che alla copertura dell’alimentatore, quindi le foto sotto sono temporalmente mischiate con quelle sopra )

Dunque, finora ho sempre postato lavorazioni di vari pezzi, componenti, parte elettronica, ecc. , ma quella che non ho MAI postato e` una visione di insieme del case allo stato attuale.
Un’altra cosa che prima o poi avrei dovuto fare, ma che non ho mai fatto finora (anche se ho aspettato con ansia questo momento), e` TOGLIERE LE PELLICOLE PROTETTIVE dai componenti e dalla scocca!!!

…E ORA FINALMENTE L’HO FATTO! HO TOLTO TUTTE LE PELLICOLE E MONTATO NELLA SCOCCA TUTTI I COMPONENTI!!!

(tutti tranne ovviamente la copertura dell’alimentatore )

togliere le pellicole puo` sembrare un lavoro semplice, ma e` stato piuttosto impegnativo considerando questi due dettagli:

– dalla base ho dovuto smontare tutti i raccordini per poter togliere le pellicole, altrimenti sarebbero rimasti dei residui sotto le rondelle, e i raccordini fissati alla base sono TANTI

– le pellicole bianche del policarbonato, hanno trattenuto sotto i bordi residui ormai fossili e cementati di pasta abrasiva dal lontano 2005, che ho dovuto rimuovere lavando integralmente ogni pezzo di parete con acqua e sapone, con molta cautela per evitare di graffiare le zone ricoperte di pasta abrasiva

ecco le foto dell’operazione (durata due giorni insieme alla costruzione della copertura dell’ali):

rimozione della pellicola della base di inox, smontando tutti i raccordini uno per uno oh:

taglio dell’angolo arrotondato della base:

Dopo quest’operazione posso affermare questa verita`: l’acciaio inox e` DURO

…si nota la differenza di dimensioni del disco prima e dopo il taglio? (comunque e` gia` un miracolo che me ne sia bastato uno solo )

e ora una per una, lavaggio e montaggio di ogni parete (ero emozionatissimo mentre le montavo, era da tanto che aspettavo questo momento ) :

ed ecco per la prima volta la scocca montata senza pellicole!

poi il mattino seguente ho dedicato un attimo alle spiaggette per fissare l’ali alla base:

vista la bella giornata di sole, ho pensato di fare le foto in giardino per avere una luce e uno “sfondo” migliori

Ed ecco quindi finalmente le foto che aspettavo tanto di poter postare!

La scocca montata!

dopodiche`, il montaggio di tutte le componenti!

qui rimetto le viti al supporto mobo: le metto per una scheda micro atx visto che la scheda che dovro` montare al momento e` una microatx (ho messo i buchi sul supporto per entrambi i formati full atx/micro atx, quindi volendo mi basta spostare 3 viti e posso montare una full atx)

montaggio del portacircuito (in queste foto mi piacciono molto i giochi di ombre e l’effetto dei raccordini illuminati dal sole ):

struttura hard disk:

supporto mobo:

unita` ottica:

e ora finalmente una visione d’insieme con (quasi) tutti i componenti montati, e alcuni dettagli:

e infine il montaggio della semplice struttura che regge la copertura dell’ali, e la suddetta copertura ali posizionata all’interno del case, prima che (sigh) si spaccasse (queste foto sono precedenti alla realizzazione del terzo tentativo di piegatura della copertura ali, quindi non avevo ancora la copertura definitiva da montare):

    Montaggio nel case dei sensori di tocco, con relativi circuito e barra led

ecco il montaggio di prova del circuito nel case: (prova che mi e` costata quasi 2 ore di lavoro in piu` per riparare i 3 sensori che ho rotto durante il montaggio oh: )

fissaggio della barra dei led (una rondella piccola per non schiacciare i due fili bianchi, e una piu` grossa sopra per mantenere la distanza per le saldature e tenere piu` fermi i fili bianchi):

montaggio della barra dei sensori:

ecco la prima vittima (la seguiranno altre due oh: )

attacco il connettore del sensorone e chiudo il pannello laterale:

Hiromi che prova i sensori :

riparazione dei fili dei sensori spezzati (quasi 2 ore di tensione, nemmeno stessi disinnescando una bomba )

ed ecco finalmente il circuito montato con tutti i sensori funzionanti:

un po’ di foto del circuito acceso:

l’unita` ottica con cassetto aperto e chiuso:

ed ecco finalmente le foto notturne di cui parlavo!

    Inizio realizzazione piedi del case

poi gia` che c’ero ho fatto 8 dischi di legno da verniciare e fissare sotto la base, per fare i piedoni del case:

anche se ho gia` dato la prima mano di vernice devo ancora levigarli, quindi se dalle foto sembrano ancora molto grezzi, e` perche` lo sono

    Montaggio specchio per videoproiettore nel case

Ormai e` giunta l’ora di svelare il componente misterioso :

A questo proposito devo montare sopra alla struttura degli hd un componente molto tecnologico: uno specchio! (chisse` a cosa serve… :fiufiu: )

All’inizio pensavo di fargli una cornice di policarbonato, ma il risultato stava venendo veramente pessimo, quindi ho abbandonato l’idea:

Poi allora ho pensato di incollare degli strati di poliver direttamente dietro allo specchio per irrobustirlo, tra i quali incollare anche la spieggetta che servira` a fissare lo specchio al case (ho usato il poliver perche` ne avevo degli scarti dello spessore giusto per questo scopo, tanto poi andava coperto).

E una volta incollati gli strati ho coperto tutto con una stampa su carta fotografica di un motivo a tema, su cui poi ho anche applicato un foglio trasparente di plastica per proteggere la carta stampata

infine ho coperto i bordi con delle strisce di nastro isolante bianco, ecco il risultato:

lo specchio deve essere regolabile con precisione, quindi invece che fare un buco nella struttura degli hd, ho messo questa spiaggetta, in modo da poter ruotare e fissare lo specchio a piacimento:

bene, ora che avete scoperto che il componente misterioso era uno specchio, passiamo ad altro….

    Montaggio videoproiettore nel case

…hihi ovviamente scherzavo :p , arriva ORA il componente misterioso, lo specchio ne e` solo una parte

eravamo rimasti al coprialimentatore piegato, ma cos’era quella strana forma disegnata sopra?

fissato il coprialimentatore alle sue barre filettate, gli ho fatto un grosso buco sopra: la forma del buco e` la stessa della base del componente misterioso, che rimarrebbe cosi` incastrato in posizione:

ecco la base del componente misterioso incastrata nel coprialimentatore (il mistero si infittisce.. cosa sara`? )

poi il componente misterioso ha anche un piccolo altoparlante, quindi ho fatto un buco nella parete esterna dietro lo schermo per far uscire meglio il suono:

ed ecco il buco in corrispondenza dell’altoparlante

.. ma .. ma per la prima volta ecco il componente misterioso nella sua integrita`! cosa sara` mai!?!? (forse qualcuno ha gia` capito ormai.. )

    Incisione del coprialimentatore

ora pero` devo anche fare un’incisione sul coprialimentatore (un’incisione abbastanza semplice) :

posto questa enigmatica immagine… :fiufiu:

…ed ecco un altro componente tecnologico da integrare oltre allo specchio: un sacchetto di plastica!


eheh e ormai dovrebbe essere chiaro cosa sia il componente misterioso, E` UN VIDEOPROIETTORE!

..un videoproiettore che servira` come monitor secondario, collegato alla scheda video tramite l’uscita analogica, e lo schermo proiettato sara` sulla parete frontale della torre, subito sopra i sensori di tocco

al momento non posso fare ancora un video, ma appena posso faro` un video che faccia vedere in funzione tutti i componenti del kernel (videoproiettore, sensori di tocco, ecc..)

intanto ecco qualche foto :


…e ora posso anche pubblicare le foto di una prova che ho fatto molto tempo fa, appena finita la scocca esterna, e che per ovvie ragioni all’epoca non avevo pubblicato…
ecco le foto della prima prova del proiettore nel case :

Un po’ di note storiche su quel proiettore e sul motivo per cui avevo a disposizione questo oggettino :

si tratta di un cimelio di famiglia : il modello e` philips lcp5000, e per la precisione se non sbaglio e` uno dei primi (se non il primo) videoproiettore compatto a lcd, uscito sul mercato nei primi anni 90, quando i videoproiettori erano unicamente a tubi catodici, e grandi e pesanti come degli armadietti
Quel proiettore infatti ha una definizione abbastanza ridicola, perche` all’epoca gli lcd non erano certamente quelli di adesso, e quindi in quello spazio riusciva a starci al massimo un basso numero di pixel.
Inoltre anche la luminosita` e` abbastanza bassa, perche` in una struttura cosi` piccola (e` piccola ora, ma per l’epoca era MINUSCOLA) non si riusciva a far stare una lampada potente e un sistema di raffreddamento adeguato.

Insomma, non era un prodotto per il grande pubblico, ma piu` che altro un esercizio di stile, e infatti non ha mai avuto un mercato: dopo quegli anni non sono stati piu` prodotti e progettati modelli simili, fino all’uscita sul mercato dei proiettori ad lcd di nuova generazione solo molti anni dopo.

Il motivo per cui non ha avuto successo ovviamente era il rapporto qualita` prezzo: essendo l’ultimo ritrovato tecnologico e un esercizio di stile costava una barca di soldi, e la qualita` dell’immagine ottenuta era ridicola… era solo un oggetto simpatico per il fatto che era compatto e portatile, ma ovviamente questo unico pro, di fronte a tutti i contro, non gli ha mai fatto prendere piede.

Ecco, mio padre e` stato uno delle poche persone che nel lontano 95, affascinato dall’oggetto se ne e` comprato uno, e poi pero` per i difetti che ho detto sopra non l’ha mai usato seriamente.

Ora, i due difetti principali sono la scarsa definizione (quindi adatto solo per proiettare schermi piccoli) e la bassa luminosita` (che si traduce pero` in minore calore generato dalla lampada), che guarda caso sono esattamente le due caratteristiche che deve avere un ipotetico proiettore da usare all’interno di un case, da qui la mia idea di integrarlo

    Realizzazione del cavo di collegamento tra il circuito dei sensori e tutti i componenti pilotati tramite i sensori

ora i componenti ci sono tutti, manca solo il famoso cavone che collega il circuito dei sensori di tocco a tutti i componenti del case! (ho lavorato una giornata solo su quello )

prima di tutto ho roundato un cavo ide lungo, che ho preso apposta vista la distanza tra hd e scheda madre:


poi ho cominciato col cavone, ecco il materiale:

primo passo, l’interruttore hardware per il muto: (si tratta di una prolunga audio stereo, che puo` essere interrotta con un rele` azionato dal sensore del circuito corrispondente):

secondo passo: i connettorini di power e reset per la scheda madre:

avevo ancora un po’ di calza di nylon rimasta dal mio primo mod (quello ancor prima dell’AluBT! ), mi ha fatto molto comodo.
(ma d’altra parte io sono uno che non butta nulla: anche gli scarti di poliver che ho incollato dietro allo specchio vengono sempre dallo stesso mod, quindi si parla di 4-5 anni fa con pure un trasloco in mezzo )

terzo passo, la miniprolunga per accendere e spegnere il videoproiettore dai sensori di tocco (che sollievo non doverlo piu` chiamare componente misterioso ):

ora, semplicemente mi basta collegarla al videoproiettore in questo modo, e posso aprire e chiudere il contatto (e quindi accendere e spegnere il proiettore) tramite uno dei sensori di tocco:

PRIMA: DOPO:

quarto passo, il molex maschio (quello da cui il circuito dei sensori prende l’energia per alimentare i led):

quinto passo, il molex femmina a cui collegare tutti i neon e i led di illuminazione:

sesto passo, i connettori per le ventole:

settimo passo: il connettore per l’alimentazione indipendente del circuito (ricordo che il circuito prende parte della corrente dal computer, ad esempio per i led e altre cose che devono rimanere spente a pc spento, mentre per i sensori, che devono essere sempre attivi, il circuito e` alimentato da un alimentatore separato) :

ottavo e ultimo passo, coprire il punto di snodo di tutti i fili inguainati con un bel pezzo di guaina termorestringente (altrimenti in quel punto c’era un bel casino, 17 fili ) :

PS: mi e` venuto il trip della guaina termorestringente, ormai la uso per ogni filo su ogni saldature, e` una droga (finora non l’avevo mai usata e non avevo idea di quanto potesse essere comoda, rispetto al nastro isolante non c’e` proprio paragone! )

ecco il cavone finito (se vi sembra caotico ora, immaginatevi come poteva essere prima senza le guaine ):

particolare del rele` che attacca e stacca l’audio:

l’alimentatore del circuito (recuperato da un buon vecchio ericsson t39 che ho perso a suo tempo )

l’uso maniacale di guaina: in pratica qui ho ristretto la guaina da un lato e non dall’altro, in modo che uno entri nell’altro creando il massimo isolamento

    Inizio montaggio hardware nel case

riassumendo, negli ultimi post della terza parte, si era scoperto il fantomatico componente misterioso:

dopodiche` si era arrivati ad avere finalmente il cavone di collegamento del circuito con i vari componenti controllati dai sensori:

…e ora finalmente siamo giunti alla fase finale: e` ora di montare il computer nel case!

e` l’ora di smontare il buon vecchio AluBT (ovviamente lo terro` la` buono, sicuramente non lo smonto del tutto, ci sono affezionato )

via la scheda madre e i vari componenti:

via il supporto mobo (per poter togliere l’alimentatore):

via l’alimentatore:

ed ecco finalmente che ho tutti i componenti a disposizione:

finalmente posso montarli nel kernel:

scheda madre:

    Montaggio hardware e illuminazione del case

hard disk (tolgo il vecchio hard disk che avevo montato per prova e metto i neon verdi nella struttura: uno sulla base del case e uno attaccato sotto all’hard disk smontato sopra)

monto l’hard disk “vero” :

ed ecco una prova di illuminazione del “settore infetto”, un buon auspicio per il disco :

prima di montare l’alimentatore faccio un cavo di alimentazione speciale: ha un interruttore che puo` staccare dalla corrente il pc, per evitare problemi quando viene collegato alla corrente (il circuito dei sensori appena collegato ha i rele` in posizione chiusa, quindi farebbe accendere il pc appena infilata la spina). Ovviamente questa precauzione serve solo per quando si stacca e si riattacca la spina, normalmente il problema non sussiste visto che il circuito dei sensori e` sempre alimentato.

montando l’alimentatore faccio la bella scoperta: il cavo di alimentazione della mobo non arriva al connettore per un paio di cm! (problema che ho risolto il giorno dopo fabbricandomi una prolunga di cui parlero` piu` avanti)

intanto monto il videoproiettore:

prima la base:

poi il coprialimentatore, che tiene ferma incastrata la base del proiettore sull’alimentatore:

e infine infilato il coprialimentatore, si puo` fissare la parte superiore del proiettore:

collego il molex dell’hard disk:

collego il cavone al circuito e ai primi componenti (aiuto quanti cavi: li ho raggruppati con le calze e le guaine il piu` possibile, ma considerando che praticamente ogni componente del case deve comunicare col circuito, meno cavi di cosi` facevo fatica a farne ) :

qualche prova di illuminazione :

monto la ciabatta (con schermo e ricevitore bluetooth, al case servono 5 prese: computer, circuito sensori, schermo, videoproiettore, ricevitore bluetooth ):

la ciabatta e` imbullonata alle due barre filettate del supporto del coprialimentatore, quindi e` molto fissa, e il cavo all’esterno puo` essere anche soggetto a forti sollecitazioni senza danneggiare nulla (a meno che lo strattone non sia cosi` forte da far cadere tutto il case, ma non e` semplice visto che sono una trentina di kg )

un’altra cosa che dovevo fare era una prolunga per il cavo di alimentazione della scheda madre, quello appunto troppo corto di 2 cm

per farmi questa prolunga ho usato un adattatore 20 -> 24 pin:

a cui ho tagliato via i 4 pin di troppo:

per omogeneita` ho roundato la prolunga con lo stesso metodo usato per il cavo di alimentazione originale: il tubo corrugato verniciato con il mithril.

Prima una leggera mano di bianco come fondo (il tubo era nero)

mentre si asciugava la vernice ne ho approfittato per allungare anche il connettori di alimentazione della cpu:

una prima mano di mithril al tubo corrugato:

infilo i cavi della prolunga:

una seconda mano di mithril, per dipingere bene anche l’interno delle canaline:

chiudo il cavo con il filo da decespugliatore:

ed ecco la prolunga finita:

eccola montata (non mi piace molto il raccordone tra i due pezzi, magari in futuro cerchero` di modificare questa cosa):

ora ecco un altro po’ di neon

me ne serviva uno azzurro per illuminare il portacircuito, e uno viola per il coprialimentatore, ma quello viola non l’ho trovato purtroppo quindi ho preso una coppia di azzurri e ho provato ad arrangiarmi cosi`:

innanzitutto quello del circuito illuminava troppo anche la zona verde degli hard disk rovinando l’effetto, quindi ho pensato di chiudere due dei tre lati del neon col nastro adesivo, per dirigere tutta la luce in un’unica direzione:

ed eccolo montato tra portacircuito e hd (serve a illuminare solo il pannello sotto del portacircuito, quello sopra e` illuminato da dei led)

ecco i led che illuminano il pannello superiore del portacircuito:

bene ora tocca al neon VIOLA:

volevo illuminare di viola il coprialimentatore, ma non sono riuscito a trovare dei neon viola, quindi ho pensato di provare a prenderne uno azzurro (in realta` una coppia, l’altro neon azzurro e` quello che illumina il portacircuito), e avvolgerlo in un “filtro” rosso home made

quindi ecco il filtro che mi sono fatto (mi serviva una vernice trasparente, quindi ho usato il rosso di un kit di ricarica per cartucce da stampante, su un foglio trasparente stampabile):

il primo tentativo era di un rosso troppo scuro, quindi ne ho rifatto uno diluendo l’inchiostro con l’acqua:


una nota dolente: il viola che ho ottenuto e` quasi accettabile (mi va bene per il momento ma appena trovero` dei neon viola sostituiro` sicuramente quel coso) ma in compenso nelle foto si vede sempre azzurro!
Nelle 2 foto al buio sopra il neon sembra azzurro, ma ad occhio nudo io la luce la vedo viola! quindi purtroppo da qui in poi le foto non renderanno perfettamente i colori del case, perche` la zona dell’alimentatore e` in realta` illuminata di un tenue viola, e non di azzurro come puo` sembrare oh: (ovviamente appena trovero` i veri neon viola senza dover ricorrere a sti barbatrucchi li sostituiro` immediatamente, e a quel punto voglio sperare che le foto rispetteranno i reali colori di illuminazione del case)

ecco qualche altra foto dell’illuminazione:

dopodiche` provo ad appoggiare in posizione lo schermo, ed ecco finalmente il computer acceso per la prima volta nel kernel


dalle foto si puo` notare una cosa: il progetto iniziale prevedeva che il mio schermo fosse fissato alla base, come per l’alubt, ma visto che come dimensioni lo schermo ci sta anche con la sua base appoggiata sopra alla base del kernel, ho pensato a una piccola variazione del progetto: invece di imbullonare lo schermo lo appoggio semplicemente li sopra, uso la parte di base del kernel dove andava fissato, come un semplice ripiano d’appoggio, il che mi porta a questi vantaggi:

– per trasportare il case in macchina posso trasportare lo schermo separatamente al sicuro nel suo scatolone (nell’alubt mi ricordo che vedere lo schermo all’aperto libero di ballonzolare contro il case a ogni frenata non mi tranquillizzava molto )

– per trasportarlo a mano, trasportare kernel e schermo separatamente e` molto meno faticoso che schermo piu` kernel insieme in unico blocco, visto che non si tratta esattamente di due piume (ho visto che riesco a trasportare per brevi tragitti tutto il kernel montato senza lo schermo, ma con lo schermo sarebbe veramente troppo, oltretutto considerando il solito ballonzolamento, farlo sbattere contro gli spigoli, ecc.. )

– visto che per il momento il pc dentro al kernel e` quello che usa mia madre, e ovviamente il mio schermo lo uso io, questa modifica di progetto rende automaticamente compatibile il case anche col suo schermo, come lo rende compatibile con un qualunque altro schermo di dimensioni simili (un 24 pollici magari ci sta, ma poi copre tutto il computer )

– a questo punto posso anche ruotare lo schermo, mentre se fissato, era vincolato parallelo al case

Alla luce di queste considerazioni ho pensato che fosse un’idea furba quella di abbandonare l’idea di fissare direttamente lo schermo sulla base, e lasciargli invece la sua base montata

    Replicatura delle porte usb, audio e ethernet

a questo punto l’hardware era tutto montato, ma le porte erano ancora difficilmente raggiungibili essendo tutte all’interno, quindi ho replicato le porte audio, ethernet e usb su un lato della base del case:

prima la ethernet (ho usato un cavo ethernet blu da 30 cm, e un raccordo femmina-femmina fissato alla base):

poi ho pensato alle usb: la scheda madre montata attualmente e` abbastanza vecchia, e ha solo 2 (due! ) porte usb, quindi invece che replicare semplicemente le porte, ho preferito integrare direttamente un hub usb da 4 porte, per aumentarne il numero (inoltre ho trovato un hub che si intona abbastanza bene all’interno del case: piccolo, blu e trasparente )

e ora le 2 porte audio: una delle due e` indipendente e sempre attiva (ho considerato che potesse essere quella delle cuffie), mentre l’altra e` attivabile/disattivabile via hardware tramite uno dei sensori di tocco (il famoso rele` saldato sul cavone di collegamento che attaccava e staccava il cavo audio), e questa ho considerato che potesse essere piu` adatta per le casse (in modo da poterle disattivare velocemente via hardware tramite il sensore apposito).

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