Costruzione di una Macchina Enigma

La macchina Enigma, inventata da Arthur Scherbius nel 1918, è stata usata per cifrare e decifrare messaggi durante la seconda guerra mondiale. Questa guida mostra come se ne può costruire un semplice modello funzionante.

Posted by Lorenzo Armaroli | Posted on 13-12-2010-05-2008


Modello-macchina-EnigmaUno degli argomenti trattati nel nostro seminario “Elementi di Crittografia” e` la storia della macchina Enigma.

Per aiutare a capire meglio il funzionamento di questa macchina, ne abbiamo realizzato un modello funzionante da esporre durante il seminario, e in questa pagina mostreremo le varie fasi della realizzazione.





Innanzitutto bisogna dire che il modello da noi costruito ha delle limitazioni rispetto alla macchina ideata da Arthur Scherbius. Il modello infatti è privo di un meccanismo per la rotazione automatica dei rotori, che va in questo caso effettuata a mano dopo la pressione di ogni lettera.

Un’altra cosa da dire è che questo modello ha un’utilità puramente storico-didattica, e non è minimamente utile al fine di cifrare messaggi, in quanto la storia della crittografia ha dimostrato che la macchina Enigma si è rivelata un sistema di cifratura inefficace.

IMPORTANTE: per questo modello ho usato l’alfabeto italiano (21 lettere), che si è rivelato una PESSIMA scelta, perchè avendo un numero di lettere dispari, non è possibile collegarle tutte a coppie.

Io all’inizio non ci avevo pensato, e mi sono reso conto del problema solo dopo aver costruito tutto quanto (e non avevo voglia di rifare tutto da zero). Ho “risolto” il problema semplicemente non collegando una delle lettere, che quindi verrà sempre cifrata con sè stessa (perchè si accende solo la lettera premuta, e non anche quella corrispondente).

Ovviamente a chi vuole iniziare il progetto da zero conviene assolutamente scegliere l’alfabeto inglese, visto che è composto da un numero pari di lettere (26).

La prima fase della costruzione e` stata la realizzazione dei rotori, e per questo e` servito ritagliare sette dischi di legno:

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Ogni rotore ha un contatto elettrico per ogni lettera dell’alfabeto, e questi contatti sono disposti su una circonferenza. Su una delle due facce dei rotori servono dei contatti elettrici piatti, e per realizzarli abbiamo usato dei chiodi da cartongesso (questo tipo di chiodo e` adatto essendo abbastanza corto, del diametro giusto per i buchi e con una testa molto larga e liscia in superficie):

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Sull’altra faccia dei rotori, i contatti devono essere piu` elastici, per rimanere sempre a contatto con le teste dei chiodi viste sopra. A questo scopo, abbiamo pensato di usare dei comuni fermacampione, reperibili in cartoleria.
Inoltre, all’interno di ogni rotore, ogni fermacampione su un lato va collegato a un chiodo sull’altro lato in una posizione casuale.

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Qui si puo` vedere completato il primo dei tre rotori:

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Oltre ai rotori serve realizzare anche un riflettore, cioe` un disco che al contrario degli altri mette in comunicazione coppie casuali di contatti su un singolo lato, in modo da far ritornare indietro attraverso i rotori il segnale elettrico:

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Ora si puo` passare alla realizzazione degli altri due rotori, costruiti nello stesso modo:

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Ora bisogna realizzare la tastiera. Per ogni lettera servono due fori, uno per un led e uno per il pulsante corrispondente:

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Dopo aver isolato il pin positivo dei led con della guaina possiamo infilare i led nei rispettivi fori (saldando in seguito insieme tutti i pin negativi dei led):

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A questo punto si passa ai pulsanti, che vengono infilati nei fori solo dopo aver saldato tutti i fili corrispondenti:

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A questo punto bisogna realizzare un ponte tra ogni pulsante e il led corrispondente, in questo caso fatto con dei pezzetti di filo elettrico che creano un contatto tra le coppie di led e pulsanti. Come risultato, ogni pulsante ora accende il led corrispondente:

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La tastiera ora viene montata nella struttura della macchina, insieme a un vano pile per l’alimentazione dei led:

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A questo punto siamo arrivati all’ultimo passaggio, saldare i fili della tastiera ai contatti dei rotori:

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Ora la struttura e` completa, collegando due contatti dei rotori si dovrebbero accendere i due led corrispondenti.
In questa foto infatti possiamo vedere che collegando insieme tutti i contatti con un pezzo di filo di rame, e` sufficiente premere un solo pulsante per accendere tutti i led:

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Ed ecco infine la macchina completata.
Dalle foto possiamo vedere che premendo un pulsante si accendono due led: quello della lettera premuta e quello della lettera cifrata corrispondente. Questo permette quindi di cifrare le lettere digitando il testo in chiaro, e decifrare le lettere digitando il testo cifrato.

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Commenti

PEr piacere potresti inviarmi al mio indirizzo di posta la spiegazione completa e dettagliata di quello che hai fatto?
Io sono uno studente del 5° anno e vorrei portare all’esame un progetto come questo puoi aiutarmi per piacerE?

Ciao, in realtà non è che ci sia da dire molto di più di quello che ho scritto nell’articolo, bene o male tutto ciò che ho fatto è lì. :)
In ogni caso posso disegnarti lo schema elettrico da utilizzare per ogni bottone, te lo invio sulla mail!

Ciao! Anche a me piacerebbe costruirla potresti per favore mandare anche a me lo schema elettrico per favore?

Ciao! Ho pubblicato l’immagine dello schema, così chi la vuole può scaricarla direttamente da qua :)

Ecco il link dello schema:

https://www.lonherz.com/ lsbox/img/imgenigma/ 2010/12/schemaelettricoenigma.png

Se servono altri chiarimenti fatemi sapere!

Grazie 1000!! Ti riscriverò al più presto per eventuali domande!!! :)

stavo pensando a come far girare i rotori da soli. Hai qualche consiglio da darmi?

purtroppo per far girare i rotori da soli servono delle meccaniche di precisione, e la struttura che ho fatto io con materiali improvvisati non va più bene…
andrebbe riprogettata da capo e le parti meccaniche andrebbero fatte con tutt’altra precisione :S

hum si ci ho pensato pure io, ma l’importante è far vedere come passa la corrente e far vedere il circuito… e poi verrebbe un lavoro enorme…. io la farò più o meno uguale alla tua. la parte meccanica nel mio caso non è molto importante…. XD Grazie di tutto :)

Di niente! :)

Sono una docente di matematica del liceo Dini di Pisa ed ho attivato a livello extracurriculare un laboratorio sulla crittografia. Mi interessava riprodurre con il tecnico di laboratorio il vostro modello di Enigma. A tal proposito è possibile avere quache misura , ad esempio sulla parte in legno realizzata? I dischetti di legno che diametro hanno? Ci sono altre misure che è possibile conoscere e che attraverso le foto non si desumono?
Grazie mille per l’attenzione
C. Lardicci

Buongiorno,
al momento non ho la macchina sottomano quindi non posso dare misure esatte, però intanto posso dire che non è necessario rispettare le esatte proporzioni del modellino (io ad esempio le misure me le sono inventate sul momento).

In ogni caso andando a memoria direi che il diametro dei dischi è di circa 12 cm, e tutto il modellino è grande circa 25x30x15 cm (larghezza x altezza x profondità)

Una cosa importante da considerare è che consiglio caldamente di utilizzare l’alfabeto inglese da 26 lettere invece di quello italiano, perché è importantissimo che il numero di lettere sia pari.

Passando però da 21 a 26 lettere chiaramente bisogna aumentare un po’ le dimensioni se si utilizzano gli stessi materiali che ho usato io, quindi consiglierei di aggiungere 3-5 cm a tutte le misure che ho specificato.

In ogni caso, se dovessero servire misure più precise, una volta a casa le prenderò direttamente dal mio modello e le pubblicherò qua :) .

Grazie mille, intanto noi proviamo a procedere. Se ci fossero intoppi, le darò di nuovo fastidio.
C. Lardicci

Di niente, se ci fossero problemi mi faccia sapere :)
Lorenzo

Salve vorrei chiederle se fosse possibile acquistare una macchina gia realizzata, ovviamente pagandola..
Mi dica lei un prezzo..
Arrivederci

Buongiorno,
ho pensato un po’ alla sua richiesta, ma volendo essere onesto non credo che sarebbe un buon acquisto..

Le spiego meglio: come quantita` di lavoro la costruzione di una macchina come quella che ho gia` fatto mi richiederebbe almeno 3 settimane di lavoro a tempo pieno, quindi a meno di 1000 € non la potrei vendere.
Al tempo stesso pero` la qualita` costruttiva del mio modellino e` molto amatoriale, e presenta dei difetti (ad esempio i contatti tra i rotori non fanno sempre contatto, con il risultato che la lettera cifrata corrente non si illumina), oltre a ovvi limiti tecnici (i rotori vanno ruotati a mano a ogni lettera premuta, e se ci si sbaglia a ruotarli si ottiene il risultato detto prima, cioe` i contatti non si toccano correttamente e le lettere cifrate non si illuminano).

Mi dispiace essere scoraggiante, ma per onesta` e` giusto che prenda una decisione conoscendo bene le caratteristiche del mio modellino, che ho fatto piu` come oggetto dimostrativo che come macchina per un reale utilizzo.

Se nonostante queste considerazioni le interessa ancora mi faccia sapere.

Arrivederci,
Lorenzo



Lorenzo Armaroli ha scritto:

A causa della migrazione di questa pagina su altervista, ho modificato il sistema dei commenti all’articolo.

Da ora in poi i commenti verranno pubblicati nello spazio qui sotto 🙂 .

Lorenzo Armaroli ha scritto:

Dimenticavo di dire che il form da compilare per pubblicare un commento si trova in fondo alla pagina 🙂 .

Lorenzo Armaroli ha scritto:

Scusate, mi sono accorto adesso che l’invio dei messaggi non funzionava più a causa di un aggiornamento di php nei server di altervista.

Ho appena sistemato il problema, ora funziona di nuovo.

Filippo ha scritto:

Ciao volevo chiederti una cosa. I vari rotori devo ruotare? in che senso devono ruotare dopo la pressione di ogni lettera?.Grazie

Lorenzo Armaroli ha scritto:

Ciao, si i rotori devono ruotare di una posizione dopo la pressione di ogni lettera, in modo che la lettera successiva venga cifrata con una posizione differente dei rotori.

Piu` precisamente, ogni rotore puo` ruotare in 21 posizioni(una per ogni lettera dell’alfabeto), e alla pressione di ogni lettera deve ruotare di un ventunesimo di giro completo, per passare alla posizione successiva.
Alla fine di un giro completo del primo rotore (quindi dopo 21 lettere premute), il secondo rotore ruota di una singola posizione.
Allo stesso modo, alla fine di un giro completo del secondo rotore (quindi dopo 21 giri completi del primo rotore, cioe` 21*21 lettere premute), il terzo ruota di una singola posizione.

La rotazione dei rotori nella Macchina Enigma originale era automatica (i rotori ruotavano automaticamente premendo le lettere sulla tastiera), mentre nel modellino che ho realizzato io va eseguita girando i rotori a mano dopo la pressione di ogni lettera.

Filippo ha scritto:

Grazie mille della risposta. Poi riusciresti a spiegarmi come si fanno i collegamenti perchè non li ho capiti molto bene e i pulsanti devono essere normalmente chiusi o aperti?. Grazie

Lorenzo Armaroli ha scritto:

Di niente 🙂
I pulsanti devono essere normalmente aperti, e questo e` lo schema dei collegamenti della tastiera:

I collegamenti all’interno dei rotori invece li ho fatti in modo casuale: ho collegato ogni fermacampione da un lato con un chiodo scelto casualmente dall’altro lato. (ovviamente la scelta dei collegamenti dei rotori deve essere uguale per tutte le macchine che vorrai realizzare, altrimenti una macchina non sara` in grado di decifrare i messaggi di un’altra macchina).

Altra cosa importante e` che (come ho scritto nella descrizione) io ho scelto l’alfabeto italiano (21 lettere), ma e` stato un errore, perche` serve un alfabeto con un numero pari di lettere per poterle collegare a coppie, quindi ti converra` scegliere l’afabeto inglese (26 lettere).

Filippo ha scritto:

ciao come hai fatto la batteria? grazie

Lorenzo ha scritto:

Per le pile ho utilizzato un vano per due pile AA recuperato da un coso ikea (una specie di stringa luminosa da albero di natale) che avevo in casa inutilizzato:

Filippo ha scritto:

ciao ho terminato la costruzione della macchina. A te funzionano tutte le luci? a me qualcuna non si accende, sarà colpa dei collegamenti. ciao

Lorenzo ha scritto:

Ciao, si anche a me ogni tanto succede che alcuni percorsi nei rotori non facciano contatto.. la colpa nel mio caso è dei fermacampioni che non riescono a toccare bene le teste dei chiodi in alcune posizioni. Io di solito risolvo stringendo di più la vite a farfalla (ma mai troppo), oppure piegando un po’ meno i fermacampioni.
Anche facendo questo però dopo un po’ i fermacampioni si allentano nuovamente, e quindi devo ripetere l’operazione periodicamente.
Per il resto come ti è venuta? Se vuoi postare una foto puoi caricarla su Imagesup o un altro servizio del genere, e poi inserire nel messaggio il codice html che ti viene restituito 🙂

Filippo ha scritto:

ciao ecco le foto della macchina, è ancora in costruzione perchè devo collegare la tastiera al supporto e cercare di far andare tutti i led.

http://imageshack.us/g/694/p1020411b.jpg/

Lorenzo ha scritto:

Complimenti, bel lavoro! 🙂

PS: ho inserito il link alla galleria nel tuo messaggio, cosi` ora e` cliccabile.

Filippo ha scritto:

grazie, merito della tua guida. ciao

LUISA ha scritto:

Approssimativamente quanto costa riprodurre una macchina enigma ? parlando solo del materiale utilizzato
Grazie mille 🙂

Lorenzo ha scritto:

Come materiale io ho speso abbastanza poco, una decina di euro per le assi di legno e i chiodi e una ventina di euro per il materiale elettrico 🙂

luisa ha scritto:

salve 🙂
ti ringrazio per la risposta ! sono molto interessata a questa riproduzione e vorrei chiederle una lista del materiale utilizzato .
sarebbe davvero gentile .
inoltre , dato che potrei pensare di utilizzarlo per la maturita , volevo chiedere, dato che ho letto che alcune volte non si illumina la lettere , se con il senno di poi ci sarebbe qualcosa che cambierebbe per evitare quetso problema.
grazie mille in anticipo

Lorenzo ha scritto:

Ciao, figurati 🙂
Dunque, la lista del materiale che ho utilizzato è questa (considerando la versione da 26 lettere):

  • un asse di legno da circa 2 metri x 15 cm (2 cm di spessore)
  • 104 (26*4) chiodi per cartongesso (testa liscia e larga)
  • 104 (26*4) fermacampioni (i più lunghi in commercio, circa 4 cm)
  • una barra filettata M6, un po’ di bulloni M6, rondelle e viti da legno
  • una ventina di metri di filo elettrico (filo singolo)
  • guaina termorestringente o nastro isolante (personalmente preferisco la prima)
  • 26 led gialli (bassa luminosità)
  • 26 pulsanti normalmente aperti
  • filo di stagno per il saldatore
  • un vano per pile AA (l’ho recuperato da un addobbo natalizio dell’ikea)
  • direi che c’è tutto, spero di non aver dimenticato nulla 🙂

Per il problema delle lettere che ogni tanto non si accendono, purtroppo con i materiali che ho utilizzato non credo che sia possibile ottenere uno strumento più affidabile. Personalmente non mi è venuta in mente un’idea migliore su come realizzare i contatti con materiali facilmente reperibili, quindi anche potendo tornare indietro, non saprei un modo alternativo per realizzarli (se doveste avere un’idea migliore per realizzare i contatti, fatecelo sapere! 🙂 ).

PS: dimenticavo, i miei rotori hanno un diametro di 12 cm, ma contengono solo 21 contatti. Per realizzare rotori da 26 contatti probabilmente bisogna aumentare un po’ il diametro (penso che 15 cm siano sufficienti).

Luisa ha scritto:

Grazie mille per la disponibilità!
🙂

57 thoughts on “Costruzione di una Macchina Enigma

  1. Ciao 🙂 intendevo provare a realizzare il tuo progetto, solo che mi trovo in difficoltà a trovare le componenti elettroniche…soprattutto i pulsanti (a una cifra ragionevole s’intende)!
    Qualche consiglio di qualche negozio online?

    1. Ciao 🙂 , io i pulsanti (e gli altri componenti) li ho comprati in un negozio di elettronica di bologna (Radio Ricambi), e non mi sono costati molto (non più di 15-20 € per tutto quanto). Se non hai un negozio di elettronica vicino, questi componenti in genere si trovano molto facilmente su ebay, ho provato a fare una ricerca e ne ho trovati un po’ (anche se effettivamente costano di più di quanto li ho pagati in negozio):

      pulsante normalmente aperto | eBay
      http://www.ebay.it/sch/i.html?_from=R40&_trksid=p2050601.m570.l1311.R1.TR2.TRC0.A0.H0.Xpulsante+no.TRS0&_nkw=pulsante+normalmente+aperto&_sacat=0

      10 pz pulsante miniatura ROSSO da pannello normalmente aperto ART. ER02 | eBay
      http://www.ebay.it/itm/10-pz-pulsante-miniatura-ROSSO-da-pannello-normalmente-aperto-ART-ER02-/231329441671?pt=Deviatori_Selettori_e_Rel%C3%A8&hash=item35dc4f2787

      PULSANTE DA PANNELLO CON AUTORITORNO NERO & ROSSO NORMALMENTE APERTO | eBay
      http://www.ebay.it/itm/PULSANTE-DA-PANNELLO-CON-AUTORITORNO-NERO-ROSSO-NORMALMENTE-APERTO-/141408114069?pt=Deviatori_Selettori_e_Rel%C3%A8&hash=item20ec949595

  2. Complimenti per la realizzazione!
    Ti suggerisco una veloce semplice modifica che secondo me potrebbe migliorare se non risolvere risolvere il problema dei falsi contatti.
    Sistemerei, inserita lato sinistro nella barretta di sostegno rotori fra rullo riflettore e pannello, una molla abbastanza tenace compressa fra due rondelle.
    Ciò dovrebbe mantenere premuto su di sè e verso destra tutto il sistema rotori evitando quindi i falsi contatti.
    Ciao Sergio

    1. Ciao, grazie per la dritta! Proverò a metterla in pratica, effettivamente dovrebbe migliorare la situazione 🙂
      (io al momento per stringere i rotori uso il dado a farfalla, però effettivamente devo stringere molto per evitare falsi contatti, rischiando di deformare i contatti e peggiorare la situazione a lungo termine. La molla è sicuramente una soluzione più efficace e delicata per i contatti)

  3. Ciao senti, sto realizzando la macchina però dovrei spiegare ai prof all’esame una sorta di schema logico che ho utilizzato per la criptazione delle lettere..andrebbe bene collegare ad esempio ogni chiodo con il fermacampione successivo? In modo che ad esempio premendo la A vada in successione fino al riflettore e poi torni indietro? E nel riflettore avevo pensato di collegare ogni lettera con la corrispondente partendo dall’ultima (es a con z)..potrebbe funzionare per dare una spiegazione logica?

    1. Ciao, se ho ben capito vorresti collegare ogni chiodo al fermacampione che si trova dall’altro lato del rotore nella stessa posizione.
      Se è così, in questo caso la macchina non avrebbe più senso, perché l’elettricità attraverserebbe i rotori senza mai cambiare posizione, arrivando al riflettore e tornando indietro sempre negli stessi punti (quindi sarebbe come avere una macchina enigma senza rotori, con solo il riflettore).
      Il risultato sarebbe una macchina in cui, anche girando il riflettore a ogni pressione, dopo 26 lettere avresti di nuovo la stessa permutazione di partenza, e avresti al massimo 26 permutazioni disponibili.

      Per spiegare la macchina dal punto di vista logico dovresti vedere ognuno dei 3 rotori e il riflettore come una matrice di permutazione 26*26 (inoltre ogni rotazione di un rotore consisterebbe in una nuova matrice di permutazione, quindi ogni posizione dei rotori corrisponde a un insieme di matrici di permutazione differente).

      Per ogni posizione dei rotori quindi la permutazione complessiva con cui una lettera viene cifrata in un’altra, sarebbe il risultato della moltiplicazione delle matrici di permutazione dei 3 rotori, del riflessore, e delle matrici inverse dei 3 rotori tornando indietro:

      matrice di permutazione totale = R1*R2*R3*RIFL*(R3^-1)*(R2^-1)*(R1^-1)
      (per (R3^-1) intendo la matrice inversa di R3)

      ad esempio se l’alfabeto di partenza è “abcd” e quello di arrivo è “dcba”, il calcolo è:
      ALF. DI ARRIVO = ALF. DI PARTENZA * R1*R2*R3*RIFL*(R3^-1)*(R2^-1)*(R1^-1)

      A titolo di esempio, nella soluzione che proponevi tu le matrici R1,R2,R3 erano tutte matrici identità, quindi moltiplicandole a quella del riflessore non si aveva nessuna differenza:

      I = matrice identità —> I*MATRICE_A = MATRICE_A

      ALF. DI ARRIVO =
      = ALF. DI PARTENZA * R1*R2*R3*RIFL*(R3^-1)*(R2^-1)*(R1^-1) =
      = ALF. DI PARTENZA * I*I*I*RIFL*I*I*I =
      = ALF. DI PARTENZA * RIFL

      Il riflessore che proponevi inoltre si potrebbe definire con questa matrice 26*26:

      000…001
      000…010
      000…100
      …………..
      001…000
      010…000
      100…000

      Questo come riflessore per scopi didattici potrebbe anche andare bene, anche se è comunque più facile da indovinare rispetto a uno composto da scambi casuali (tanto la storia insegna che la robustezza di enigma è stata piuttosto scarsa, indipendentemente dalla casualità degli scambi dei rotori)

      Se ci vuoi dare un’occhiata, qui probabilmente puoi trovare altre informazioni più precise: http://www.mat.unimi.it/users/saleri/enigma.html

    2. PS: rileggendo il tuo messaggio ho pensato che forse ho capito male la frase “andrebbe bene collegare ad esempio ogni chiodo con il fermacampione successivo?”.

      Se la tua idea non era quella che ho capito prima, ma era quella di collegare ad esempio il primo chiodo col secondo fermacampione, il secondo con il terzo, e così via, anche in questo caso la presenza dei rotori non avrebbe effetto, perché anche ruotandoli, lo schema dei collegamenti interni rimarrebbe sempre uguale indipendentemente dalla posizione dei rotori (di diverso rispetto a prima c’è solo che andrebbero ad utilizzare un collegamento differente sul riflettore, ma si trattererebbe sempre di un massimo di 26 permutazioni disponibili).

  4. Ciao, volevo sapere con quale criterio collego un pulsante ad un dato led, cioè quale sistema di criptazione devo usare? Grazie

    1. Ciao, il collegamento diretto tra pulsante e led non deve scombinare nulla, ogni pulsante lettera deve essere collegato con il led corrispondente alla stessa lettera (quindi pulsante A con led A, pulsante B con led B, ecc.).

      Ciò che scombina le lettere è il collegamento che passa attraverso i rotori, che io ad esempio ho fatto in modo casuale senza un ordine preciso.
      In questo caso infatti si possono decidere i collegamenti in modo casuale, l’importante è che se realizzi più di una macchina devi rifare i collegamenti all’interno dei rotori esattamente uguali, altrimenti un messaggio cifrato con una delle due macchine non potrà essere decifrato con l’altra, e viceversa.

      1. Ah ok grazie mille per il chiarimento!
        Per caso mi sa conigliare un modo per collegare al meglio i collegamenti che passano attraverso i rotori? Grazie per la sua disponibiltà!

        1. Di niente! Per i collegamenti all’interno dei rotori io li farei in modo casuale, evitando schemi “regolari” (quindi evitare di collegare il primo con il secondo, il secondo col terzo, ecc. oppure evitare di collegare sempre i due punti alle due estremità opposte)

        2. Buonasera, mi potrebbe se è possibile spiegare il funzionamento di questa macchina, perchè ancora non ho capito in che modo decripta un testo in chiaro. Grazie mille.

          1. Salve, se desidera informazioni su Enigma posso girarle un documento che ho realizzato che spiega abbastanza dettagliatamente il funzionamento del circuito elettrico ma anche il meccanismo che permette di far scattare i rotori come un odometro premendo i tasti, nonche tutte le altre piccole complicazioni che ci sono all’interno.
            La mia mail è alessandro.turato@yahoo.it
            Non deve fare altro che ricordarmi che io le ho risposto al commento su questo sito giusto per farsi riconoscere e vedrò di farle avere quante più info possibili

  5. Ciao, innanzitutto complimenti per il lavoro svolto… Volevo chiederti, tu come realizzeresti la plugboard, poiché volevo aggiungerla al “progetto”. Grazie in anticipo della risposta.

    1. Grazie! Per la plugboard in effetti non è semplice, perchè servirebbero dei connettori che quando vengono inseriti interrompono il collegamento interno di una lettera (come si vede in questo schema nei numeri 3,7,8: https://it.wikipedia.org/wiki/Enigma_(crittografia)#/media/File:Enigma_wiring_kleur.svg).

      Sul momento non mi vengono in mente dei connettori del genere in commercio, però un’alternativa potrebbe essere quella di mettere un deviatore tipo questo o questo di fianco a ogni presa della plugboard, per poter “attivare” manualmente le singole prese della plugboard utilizzate (quindi i deviatori andrebbero messi in una delle due posizioni nelle prese inutilizzate, e nell’altra posizione nelle prese a cui viene collegato un cavo)

      In quest’ultimo caso (cioè usando un deviatore per ogni connettore della plugboard), per i connettori userei degli spinotti RCA, dei jack da 3,5mm o qualche altro connettore diffuso e facilmente reperibile come questi.

  6. Buonasera, ho un dubbio, ma per i collegamenti nei rotori, il chiodo che corrisponde alla lettera A del primo rotore deve corrispondere (fare contatto) al chiodo A del secondo rotore e così via, oppure bisogna collegarli in modo misto?
    Grazie!

    1. Ciao, bisogna collegarli in modo misto. In questo modo la corrispondenza tra l’alfabeto in chiaro e quello cifrato sarà diversa per ogni posizione dei rotori (se ogni lettera di un rotore fosse collegata alla stessa lettera degli altri rotori, le lettere verrebbero sempre cifrate nello stesso modo indipendentemente dalla posizione dei rotori)

  7. Buonasera, anche a me è venuta l’intenzione di portare enigma all’esame e costruire la sua macchina. Premetto che ancora non ho letto come cifrasse enigma però leggendo la sua guida qui mi sono abbozzato un’idea. Ciò che però non capisco è se ci sia una certa regolarità nel cifrare, ovvero se io cifro ABC e ottengo fmx, poi quando provo con la stessa macchina a scrivere fmx senza riportare il rotore nella posizione iniziale, otterrò ABC o meno? Per ottenere ABC devo riportare il rotore nella posizione iniziale? Grazie

    1. Ciao, per ottenere ABC dovresti riportare i rotori nella posizione iniziale da cui eri partito per cifrare il messaggio originale ABC.
      La posizione di partenza dei rotori infatti è la chiave del messaggio cifrato, e deve essere conosciuta sia da chi cifra il messaggio sia da chi lo deve decifrare.

    1. Ciao, io tra legno e materiale elettrico ero riuscito a rimanere sotto i 30-40 euro circa, e la lista del materiale che ho utilizzato è questa (considerando la versione da 26 lettere):
      – un asse di legno da circa 2 metri x 15 cm (2 cm di spessore)
      – 104 (26*4) chiodi per cartongesso (testa liscia e larga)
      – 104 (26*4) fermacampioni (i più lunghi in commercio, circa 4 cm)
      – una barra filettata M6, un po’ di bulloni M6, rondelle e viti da legno
      – una ventina di metri di filo elettrico (filo singolo)
      – guaina termorestringente o nastro isolante (personalmente preferisco la prima)
      – 26 led gialli (bassa luminosità)
      – 26 pulsanti normalmente aperti
      – filo di stagno per il saldatore
      – un vano per pile AA (l’ho recuperato da un addobbo natalizio dell’ikea)

  8. Ciao, scusa se ti disturbo ancora, ma avrei bisogno di qualche tuo consiglio per costruire enigma con la plugboard (mi è venuta un’idea che penso sia simile a quella che avevi già proposto tu). Mi sarebbe molto più agevole scriverti per mail per poterti inviare anche delle foto, potresti darmela gentilmente?
    Grazie mille!

  9. Ciao! Innanzitutto complimenti per la macchina che hai costruito, mi ha sbalordita! Volevo chiederti, dato che io sono negata in materia, come hai fatto a “ritagliare” i rotori dall’asse di legno e come hai calcolato i punti in cui dovevano essere inseriti i chiodi da cartongesso. Inoltre, come hai fatto a saldare le varie parti? Grazie e ancora complimenti.

    1. Grazie! Per ritagliare i rotori ho usato un seghetto alternativo (tipo questo: ).
      Per calcolare i vari punti mi sono armato di pazienza e con il compasso e la riga ho diviso un cerchio su un foglio di carta in 21 spicchi (26 per fare la versione da 26 lettere), poi ho fatto dei buchi sul foglio in corrispondenza dei punti giusti, e l’ho usato come maschera per segnare la posizione dei punti sulle assi di legno.
      Per saldare i collegamenti elettrici invece ho usato un normale saldatore a stagno, mentre per unire le parti di legno ho usato delle viti.

  10. ciao volevo chiederti se potevi mandarvi per email infomazioni più dettagliate riguardo tutto il modellino
    grazie

  11. Ciao, complimentoni per il lavoro, molto bello!! Ho deciso di portarla agli esami di maturità e vista l’assenza di tempo ormai, bolevo chiederti le misure dei pannelli di legno. Grazie mille in anticipo!

    1. Ciao, grazie!
      Tutti i pannelli sono riuscito a ricavarli da un’unica asse da 2 metri x 15 cm (2 cm di spessore).
      Le dimensioni dei singoli pezzi però adesso non le ho sottomano, dovrei mettermi a misurarle direttamente dal mio modello. Se ti servono tutte le misure, nei prossimi giorni le prendo e le scrivo qua.

      1. Grazie mille della sua disponibilità. Volevo sapere se oltre alle quattro tavole rettangolari nella tavola da 2 m è riuscito a far entrare anche i 7 dischi? (Considerando che li vorrei fare con alfabeto inglese) Se riesce a darmi le misure precise delle varie altezze sarebbe veramente il massimo 🙂

        1. Nei due metri ci sono state la pareti laterali, la tastiera e tutti i 7 rotori (i miei sono da 12 cm, ma dovrebbero starci anche 7 rotori da 15 cm per fare la versione da 26 lettere).
          L’unica eccezione però è la base: quella viene da un’altra asse (e infatti dalle foto si vede che è di un legno diverso). Se vuoi ricavare anche quella dalla stessa asse ti servirà più lunga (oppure una da 2m e una da 1m, o 3 da 1m).

          L’asse è da 2m x 15cm x 1,5cm di spessore.
          Le dimensioni dei vari pezzi sono:
          – rotori: diametro 15 cm
          – pareti laterali: altezza 30cm
          – tastiera: larghezza 24cm
          – base: larghezza 27cm

          1. Grazie mille ancora, si potrebbe avere lo schema della singola coppia pulsante/led?

          2. Si, ho fatto due versioni dello schema:

            1- La prima versione prevede l’utilizzo di normali pulsanti normalmente aperti (facilmente reperibili ed economici).
            Con questo schema, alla pressione di una lettera si accenderanno due led: uno per la lettera premuta in chiaro, e uno per la lettera cifrata:

            2- La seconda versione prevede l’utilizzo di deviatori momentanei (più difficili da reperire e più costosi).
            Con questo schema, alla pressione di una lettera si accenderà solo il led corrispondente alla lettera cifrata (è il funzionamento della macchina enigma originale):

  12. Scusa, stiamo provando a costruire la macchina, ma alla prima prova abbiamo fatto bruciare tutti i diodi. Non è che serve una resistenza limitatrice ? Oppure bisogna utilizzare dei diodi particolari ? Grazie

    1. Ma sono rimasti accesi a lungo?
      I 3 volt delle due pile AA sono effettivamente troppi (un led giallo richiede una tensione di circa 2 volt: http://www.elettronicaincorso.it/i_diodi_led.html ).
      Nel mio caso io non ho messo nessuna resistenza perché tanto i led vengono accesi per pochissimo tempo e non fanno in tempo a bruciarsi con 3 volt (mi rendo conto che sia una soluzione piuttosto ignorante…), ma se volete fare un lavoro più pulito, fate benissimo a mettere in serie una resistenza in base al tipo di led che avete scelto

  13. Ciao, sto cercando di realizzare la tua macchina ma mi sono trovato di fronte a un intoppo: non riesco a saldare i cavi del circuito con i chiodi inseriti nei rotori perchè lo stagno continua a “scivolarci” sopra senza aggrappare. Ho visto che usi un saldatore come il mio, mi sapresti consigliare come poter risolvere il problema?

    1. Ciao, in effetti saldare lo stagno sulla punta dei chiodi non è stato semplicissimo.
      Io ho risolto il problema facendo scaldare lo stagno il più possibile, tenendolo a contatto con il chiodo.
      In pratica più fai scaldare lo stagno e più riuscirà a saldarsi al chiodo (un altro trucco che aiuta è sfregare la punta del saldatore contro il chiodo mentre lo stagno è liquido sul saldatore, finché non vedi che lo stagno comincia ad aderire alla superficie del chiodo).

      Un’altra cosa importante è non voler saldare tutto insieme, è più semplice fare in 3 fasi:

      – prima fondi dello stagno sul chiodo col metodo detto sopra
      – poi fondi lo stagno sul filo di rame
      – infine unisci i due pezzi fondendoli insieme

      Il vantaggio in questo modo è che quando vai ad unire i due pezzi, lo stagno aveva già fatto presa sul metallo nelle fasi precedenti, e l’operazione a questo punto viene molto più semplice e pulita.

  14. Ringrazio te che hai dato a me e alla mia squadra l’idea è l’incoraggiamento, se non avessi visitato il tuo sito non avremmo mai pensato se ne potesse realizzare una!
    Grazie di tutto 🙂

  15. Salve, mi complimento per il bellissimo lavoro.
    Mi chiedevo se secondo lei varrebbe la pena sostituire i fermacampioni con dei contatti striscianti, tipo quelli della pista polistil (vedi link), debitamente fissati. In questo modo si eviterebbe il problema dell’accensione non proprio corretta delle luci?

    https://picclick.it/Old-Policar-Polistil-6-Contatti-Striscianti-1-32-Slot-292391952903.html

    Inoltre, lo spessore del legno; con del compensato da 8/10 mm di spessore si potrebbe magari essere più precisi nei fori?
    Grazie

    1. Grazie!
      I contatti striscianti forse sono troppo flessibili, credo che funzionino meglio quando il contatto si trova sotto di essi. Nel caso della macchina enigma i contatti striscianti nei rotori dovrebbero fare contatto con delle piastre di fianco ai rotori, non credo che riuscirebbero a fare contatto bene come se fossero sotto (magari si potrebbe fare una versione con i rotori messi orizzontali impilati uno sopra l’altro, magari in quel caso i contatti striscianti potrebbero avere più senso). L’altro problema che vedo è che i contatti striscianti sono abbastanza grossi, e bisogna farne stare 26 attorno a un cerchio. Potrebbe avere senso al massimo ingrandire (di molto) la dimensione dei rotori, ma il tutto diventerebbe molto ingombrante (oltre che richiedere molto più materiale).
      Con il compensato non credo che cambi molto la precisione dei fori, però aiuterebbe a ottenere dei rotori più compatti.

  16. Salve, vorrei realizzare il modellino di Enigma da portare all’esame. Volevo sapere se nella sua spiegazione ha usato le informazioni per la macchina con 21 lettere o con 26?

    1. Salve, nella spiegazione iniziale in cima alla pagina con le foto ho fatto tutto per 21 lettere (infatti nelle foto si vedono solo 21 tasti/contatti/ecc.).
      Poi però essendomi reso conto dell’errore (le lettere devono essere un numero pari), in tutti i commenti in cui ho parlato del materiale necessario, mi sono riferito a una versione leggermente più grande da 26 lettere.

    1. Buongiorno, se intende lo schema dei collegamenti, ho seguito questo schema qui (che va ripetuto per ogni singolo pulsante).

      Ne ho fatte due versioni, in base al tipo di pulsante da utilizzare:

      1- La prima versione prevede l’utilizzo di normali pulsanti normalmente aperti (facilmente reperibili ed economici).
      Con questo schema, alla pressione di una lettera si accenderanno due led: uno per la lettera premuta in chiaro, e uno per la lettera cifrata:

      2- La seconda versione prevede l’utilizzo di deviatori momentanei (più difficili da reperire e più costosi).
      Con questo schema, alla pressione di una lettera si accenderà solo il led corrispondente alla lettera cifrata (è il funzionamento della macchina enigma originale):

      Se invece intende in che modo ho fatto i collegamenti fisicamente, ho usato filo elettrico e saldatore a stagno, e le batterie le ho messe dentro a un portabatterie che ho recuperato da una lucina di natale (è una scatola di plastica che contiene due batterie AA da 1,5v)

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