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Pallini luminosi degli slot hard disk

A questo punto mancavano solo i sei pallini luminosi degli hard disk, e questo lavoro (che era quello che tutto sommato mi preoccupava di meno) si è rivelato essere uno dei più difficili!

La difficoltà è stata non tanto nella realizzazione (il lavoro tutto sommato non è stato troppo complesso), ma nel capire COME potevo realizzarlo, infatti prima di trovare il metodo giusto ho dovuto fare un bel po’ di prove fallimentari (e anche una volta trovato, il metodo giusto non era comunque a prova di errori, quindi ogni pezzo l’ho dovuto rifare almeno 3-4 volte prima di riuscire ad ottenere un risultato soddisfacente)

L’idea iniziale era quella di colare nel buco di ogni parete della colla a caldo, mettere uno strato di pellicola oscurante, e dietro mettere un pezzetto di striscia led, stando attento a NON posizionare il led in corrispondenza del buco, per ottenere un’illuminazione uniforme.

Qualche prova della prima versione:

Ho anche dovuto scegliere se tenere come strato esterno la colla a caldo o se mettere la pellicola oscurante. Alla fine ho deciso di tenere la pellicola oscurante all’interno per due motivi:

1- se usata come strato esterno, la pellicola oscurante faceva dei riflessi di luce tipo "sacco della spazzatura" :

2- visto che come base per lo stampo (la superficie su cui appoggiavo i pezzi d’alluminio per colare la colla) ho usato della carta da forno, quest’ultima ha conferito alla superficie della colla a caldo solidificata un effetto satinato, perfettamente compatibile con la superficie satinata dell’alluminio (addirittura questo effetto fa sembrare che l’alluminio e la plastica incastonata siano stati lavorati insieme):

In ogni caso fare la colata all’interno del buco è stata la prima operazione difficoltosa (se poi contiamo che cambiando il progetto ho pure dovuto rifare l’operazione per tutti i pezzi almeno un’altra volta, è stata un incubo): 2 volte su 3 dovevo scartare il risultato e rifarlo da zero, a causa di bolle d’aria, temperatura sbagliata della colla, granelli di polvere che si materializzavano dal nulla, pellicola oscurante che non si attaccava uniformemente, ecc.

Il case senza gli scompartimenti degli hd, e tutti gli scompartimenti smontati:

La prima volta li ho fatti tutti e sei in questo modo (cioè con un pezzo di pellicola quadrato attaccato dietro allo strato di colla a caldo):

…ma è stata una pessima idea, perchè i "cassetti" degli hd hanno una forma per cui tutto ciò che è più largo del buco da cui esce la luce viene "strappato" via quando si inserisce il cassetto nel suo slot (più avanti lo spiego meglio con una foto). E questo problema vale sia per la pellicola oscurante, sia sopratutto per la striscia led!

La soluzione a cui ho pensato, ancora una volta è stata quella di usare la colla a caldo come diffusore di luce, e il secondo metodo quindi è stato il seguente:

– ho preparato uno stampo con degli strati di cartone:

– ho ritagliato i pezzetti di pellicola oscurante con la forma giusta per non uscire dalla sagoma del buco sottostante:

– e ho colato la colla nello stampo, sopra la pellicola oscurante (che a sua volta è attaccata allo strato di colla sotto, incastrato nel buco)

ed ecco il risultato una volta tolto lo stampo:

Ora si capisce meglio qual era il problema per cui ho dovuto cambiare metodo. In pratica, nè la pellicola, nè la striscia led potevano uscire dalla sagoma del buco, perchè il cassetto all’interno è fatto così:

…e in questo caso si può vedere che il "diffusore" di luce fatto con la colla rientra al pelo nello spazio disponibile lasciato dal cassetto.

A questo punto ho saldato i fili elettrici alla striscia led, e ho fatto passare il cavo nella scanalatura in cui originariamente passava un prisma di plastica rossa che serviva a riflettere la luce fino al buco (quella scanalatura è stata perfetta per lo scopo, proprio perchè dal lato del case termina in corrispondenza di un buco in cui originariamente era montanto il led che illuminava il prisma):

A questo punto però ecco saltar fuori un altro problema: il pezzo di colla a caldo SOPRA alla pellicola oscurante tendeva a staccarsi, non essendo fuso con quello sotto (la pellicola di fatto era una superficie liscia che separava completamente le due parti di colla, e non era abbastanza adesiva per tenere tutto insieme).

Ecco che quindi ho dovuto cambiare nuovamente il metodo di produzione (che questa volta per fortuna si è rivelato essere quello giusto):

Al solito, ho dovuto ritagliare la forma dei pezzetti di pellicola:

La colla colata all’interno del buco però stavolta l’ho fatta arrivare al di fuori dell’area coperta dalla pellicola:

In questo modo, colando nello stampo la parte sopra di colla, questa si fonde con quella sotto nei punti in cui esce dalla pellicola, rendendo il tutto un blocco unico molto più resistente (ma in cui l’area visibile dal buco è comunque completamente coperta dalla pellicola oscurante):

L’altra differenza è stata annegare i 4 fili singoli all’imboccatura della scanalatura in cui prima avevo infilato il cavo intero con la guaina, per evitare che il pezzo di colla subisca qualunque tipo di torsione dovuta al movimento del cavo (che è proprio il motivo per cui mi si erano staccati i due pezzi nel tentativo precedente):

Una volta trovato il metodo giusto, finalmente ho potuto fare tutti i sei pezzi nello stesso modo (anche qui in ogni caso ho dovuto rifarli più volte a causa delle solite cause di forza maggiore, come le bolle d’aria e la polvere, ma alla fine ce l’ho fatta), e ho potuto rimontare il tutto nel case:

Ecco quello che dicevo a proposito delle scanalature dei prismi: sembrano fatte apposta per far passare i cavi (nella seconda foto, i cavi che entrano nel case dai box degli hd sono quelli grigi):

Zona porte USB frontali

A questo punto mi sono occupato della retroilluminazione delle scritte che descrivono le varie porte usb, audio, sata, ecc.

Per lavorare attorno a questa zona ho dovuto smontare la scheda elettronica su cui sono montate tutte le porte, e dietro la scheda cos’ho trovato? Siii, un altro pezzo di plastica rossa!

Dopo averlo smontato, ho messo al suo posto una striscia led, che però era troppo larga per stare direttamente dietro alle scritte, e che quindi ho dovuto mettere ruotata di 90 gradi (incollata alla parete, insomma)

Il risultato però non era un granché, perché i led erano puntati verso il retro della scheda elettronica e l’illuminazione non era uniforme (a seconda dell’angolo di visione, si vedeva la poca luce che filtrava verso l’esterno, oppure si vedeva TROPPA luce, vedendosi direttamente i puntini luminosi dei led attraverso le scritte).
Non è servito nemmeno mettere uno strato di nastro isolante bianco dietro alla scheda, che avevo messo sperando che diffondesse meglio la luce.

Alla fine, la soluzione al problema della diffusione della luce è stata ancora una volta la colla a caldo, che in questo caso ho usato direttamente "a freddo" 😀

Per la precisione ho intagliato uno stick solido di colla a caldo, in modo che riempisse precisamente lo spazio vuoto dietro alla scheda elettronica. In questo modo lo stick viene illuminato direttamente dalla striscia led, diffondendo uniformemente la luce in tutte le direzioni (e in particolare verso l’esterno, attraversando la maschera delle scritte del case).

Fatto questo, è arrivato il momento di rimontare la scheda elettronica, fissare con della colla a caldo la piccola striscia che illumina i tasti di accensione e reset, e rimontare la parete laterale:

Pulsanti di accensione e reset

Adesso tocca al pulsante di accensione.. ovviamente anche per questo (come per tutto il resto), le parti trasparenti erano di plastica rossa, quindi ho dovuto rifare e sostituire pure queste. Il metodo che ho utilizzato questa volta è stato usare il tasto stesso come stampo, colando della colla a caldo trasparente all’interno della fessura (la parte frontale della fessura l’ho chiusa con del nastro isolante).

Ecco il tasto originale:

Inoltre ho dovuto anche cambiare anche il sistema di illuminazione: nel tasto originale l’illuminazione veniva da un led rosso montato all’interno della parte elettrica del pulsante, che non potevo smontare (infatti il led è ancora lì, anche se spento). Quindi ho dovuto trovare un modo alternativo per far arrivare la luce all’interno del pulsante.

Ho risolto il problema attaccando dietro alla colla del tasto, un cilindretto sempre di colla a caldo, che (oltre ad andare a premere il pulsante all’interno del case) serve a raccogliere la luce che viene da una striscia led laterale e a diffonderla verso la parte frontale del tasto (la colla a caldo trasparente in questo caso è perfetta per diffondere la luce, essendo traslucida e un po’ lattiginosa, e non completamente trasparente).

Per fare questo cilindretto ho fatto un ministampo usando della carta da forno e il pezzo di plastica originale:

Ed ecco il risultato, col pezzetto di striscia led che illumina lateralmente sia il pulsante di accensione (grazie al cilindretto di colla che diffonde la luce), sia il pulsante di reset (cioè l’UNICO pezzo del case che miracolosamente era di plastica trasparente non rossa, e che quindi non ho dovuto modificare o sostituire):

Striscia luminosa frontale bassa

A questo punto (e ritornato a casa dalle vacanze) toccava alla striscia della parte bassa del frontale.

Come per quella del maniglione sopra, ho dovuto rifare il pezzo in plexy grigio..

..mettere la pellicola oscurante, fissare il plexi e la pellicola al pezzo di plastica nero, e montare il tutto:

Ora però c’era il problema di come fissare la striscia led, che in questo caso dietro avrebbe avuto "il vuoto", quindi dovevo renderla in qualche modo autoportante. Per questo ho pensato di usare un pezzo di una canalina bianca, di quelle da attaccare al muro per nascondere i fili, perché la sua sezione a "rettangolo aperto" e le sue pieghe sui bordi avrebbero garantito la giusta rigidità:

Anche in questo caso ovviamente ho messo i tasselli di nastro isolante bianco su ogni led della striscia:

ed ecco la sbarretta in posizione (in queste foto è ancora solo appoggiata, mentre in seguito l’ho fissata in posizione sopra e sotto con della colla a caldo):

Dopodiché ho tagliato a misura la striscia led e gli ho saldato sopra i fili per collegarla alle altre:

Ah dimenticavo, facendo delle prove ho dovuto fare una scelta riguardo alle due strisce luminose del case (questa in basso e quella in alto del maniglione):
ero indeciso se inserire sotto al plexy uno strato opaco che mascherasse la striscia led, o lasciare le componenti elettroniche della striscia visibili in trasparenza.

In questa foto sotto ho fatto un confronto tra i due, e personalmente mi piace molto di più la versione trasparente in cui si vedono bene le componenti della striscia led, quindi ho lasciato tutto così com’era senza inserire nessuno strato opaco:

(a dir la verità la foto non rende molto l’idea, ma dal vivo posso assicurare che lasciando le componenti elettroniche della striscia led visibili in trasparenza si ottiene un bell’effetto "tecnologico", che personalmente mi piace molto, anche perché la superficie del plexy è leggermente bombata, quindi fa anche un po’ di effetto lente)

Maniglione – seconda fase

E qui vado a rifare il maniglione con la Striscia Led Tassellata™ 2.0 :

Ne ho pure approfittato per rilucidare il pezzo di plexy, su cui erano rimasti alcuni graffi:

E ora il tocco di classe! 😀
Complice la presenza (vicino a dov’ero in vacanza, in una località di mare abbastanza isolata in sardegna) dell’Ottimax, il più grande centro bricolage che io abbia mai visto (immaginatevi un leroy merlin più grande, MA SU DUE PIANI! 😀 E quello per il momento è l’unico punto vendita, ho avuto un discreto culo ad avercelo proprio lì vicino!), sono riuscito a trovare un rotolo di pellicola oscurante per i vetri delle macchine.

La mia idea era quella di inserire uno strato di pellicola tra il plexy e la striscia led, in modo da filtrare e rendere ancora più cupi e intensi i colori emessi dalla striscia led, e il risultato è stato pienamente soddisfacente, sono riuscito ad ottenere esattamente la tonalità che speravo! 😀 (per adesso non ci sono foto del maniglione acceso, ma abbonderanno più avanti)

Ovviamente anche qui (come in tutti gli altri componenti su cui ho messo le mani) ci sono state delle complicazioni: la pellicola oscurante ha il gradevole effetto collaterale di nascondere la striscia led quando il pc è spento (come si vede nell’ultima foto sopra), facendo di fatto diventare nero lucido il pezzo di plexy.
Il problema, è che con uno sfondo così scuro, si vedevano molto di più alcuni graffi nel lato sotto del plexy, che prima erano praticamente invisibili. :doh:
Dopo aver finito di rimontare tutto quindi mi è ritoccato smontare di nuovo l’intero componente, scartavetrare e rilucidare nuovamente con molta più attenzione rispetto a prima, perchè si sarebbe visto qualunque graffietto, e infine rimontare il tutto.

Maniglione – prima fase

E ora passiamo al lavoro principale, cioè sostituire tutta l’illuminazione del case (composta da led rossi), con delle strisce led RGB.

Ho voluto mettere delle strisce led e non banalmente sostituire i led per un motivo: nelle due strisce luminose del case (sopra sul maniglione e in basso sul frontale), l’illuminazione ottenuta con due led alle estremità non mi piaceva, perchè non era per niente uniforme. Ad esempio nelle due foto qui sotto si può vedere che la striscia sopra è luminosa solo nelle due estremità, mentre nella zona centrale è quasi buia. Quello che volevo ottenere io invece era un’illuminazione uniforme su tutta la lunghezza della striscia (come la striscia led appoggiata sul case nella seconda foto).

Il primo problema da risolvere è stato che erano rossi non solo i led, ma anche tutte le plastiche trasparenti attraverso cui dovrebbe passare la luce, che quindi avrebbero fatto passare solo luce rossa.

Durante tutto il lavoro quindi di fatto ho dovuto ricostruire alcune delle plastiche, ricavandole però da del plexyglass grigio. Ho scelto quello oscurato grigio e non quello completamente trasparente per dare un tonalità più cupa all’illuminazione, così come era con l’illuminazione originale rossa (infatti confrontando il rosso dell’illuminazione originale con il rosso della mia striscia led, quello originale era più cupo e intenso mentre la tonalità della striscia era più chiara).

Il primo pezzo su cui ho lavorato è stato la linea superiore del maniglione (sono partito da quella principalmente perché prima di iniziare il lavoro dovevo essere sicuro di riuscire a smontarla!), e qui nell’ultima foto si può vedere il primo pezzo rosso che ho dovuto rifare in plexy grigio:

E ora inizia la ricostruzione del pezzo:

Una volta ottenuto il pezzo, provo a inserire la striscia led per la prima volta nel maniglione:

A questo punto, rimonto tutto (il pezzo di plexy viene tenuto in posizione da del nastro biadesivo), ed ecco il risultato:

Ecco finita la parte sopra.. tutto sommato è stato semplice, no?

…ecco, NO!
Più guardavo il risultato che avevo ottenuto e meno mi convinceva… tutti quei puntini luccicanti mi facevano un effetto cinesata/albero di natale, completamente in contrasto con l’aspetto elegante del case originale, che volevo preservare il più possibile.

Preso dallo sconforto ho rimontato tutto com’era e sul momento ho addirittura pensato di rinunciare al progetto, ma poi mi è venuta un’idea!
Ho voluto provare che effetto avrebbe fatto coprire ogni led con un tassellino di nastro isolante bianco, e dopo varie prove (in cui ho provato diverse forme e spessori dei tassellini) sono arrivato alla conclusione che il risultato migliore l’avrei ottenuto con dei tasselli rettangolari bianchi, larghi come tutta la striscia e composti da 4 strati di nastro isolante. Ecco qualche prova:

Il case Level 10 originale

Piccola premessa: guardando i thumbnail alcune foto sembrano ruotate di 90°, ma in realtà quando la foto viene aperta si vede con l’orientamento giusto 🙂

Ricapitolando, ecco qualche foto del case originale:

La prima modifica che ho fatto è stata per correggere un difetto (che non ho ben capito da cosa fosse dovuto):
in queste due foto, si può vedere che l’alluminio della parete frontale dell’hd numero 4 è più scura rispetto alle altre:

Ho risolto questa cosa smontando una delle pareti posteriori di uno degli altri box (che fosse della giusta tonalità per confondersi con le pareti frontali), e replicando il numero 4 con della vernice argentata (è stato un luuuuungo e snervante lavoro di maschere fatte con lo scotch, aggiunte di vernice, e rimozioni col solvente e cotton fioc… alcuni punti ho dovuto rifarli anche 10 volte prima di ottenere un risultato soddisfacente).
Alla fine il risultato è stato questo:

(il vero numero 4 invece l’ho coperto con del nastro telato nero e ho rimontato il pezzo nel lato posteriore di uno dei box, in modo che si confonda con le altre pareti e non si noti nulla di strano)

Introduzione

Dopo il Lonherz Kernel, sono tornato dopo un bel po’ di inattività con un altro lavoro.
Questa volta non si tratta di un autocostruito, bensì di un case già esistente che ho moddato.
Il case in questione è un Thermaltake Level 10, che ho modificato per renderne l’aspetto più in stile Tron (in questo caso più sullo stile Tron Legacy, mentre il Kernel era sullo stile Tron 2.0, il gioco del 2003).
La cosa strana è che inizialmente la mia intenzione era solo quella di poter cambiare colore dell’illuminazione al case, sostituendo varie parti con altre realizzate da me e illuminate da strisce led RGB. Poi però in corso d’opera ho via via ampliato il progetto iniziale, fino ad arrivare allo stile attuale senza averlo minimamente premeditato (evidentemente l’ambientazione in stile Tron deve essere un mio chiodo fisso 🙂 ).

Prima di partire con il project log dall’inizio, metto come anteprima qualche foto del risultato finito, e un video in cui si possono vedere le animazioni dello schermo e il controller rgb in funzione:

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Nel video si possono vedere alcune delle animazioni e il pannello di controllo RGB: