Lonherz Kernel – Project Log

    10 ANNI DOPO… Lonherz Kernel 2.0

A 10 anni di distanza dalla fine del Kernel, qualche mese fa mi ero messo in testa di risistemarlo (ormai era ricoperto di polvere e non più utilizzato da molti anni) e montarci dentro il mio pc attuale (magari provando a sostituire i neon con delle strisce led, per vedere se l’effetto sarebbe migliorato).

Inizialmente volevo limitarmi solo a questo, ma dopo averlo smontato, un lavoro tira l’altro, e alla fine mi sono ritrovato a stravolgerlo e a modificarlo parecchio, tanto che lo si può tranquillamente definire un Kernel 2.0 😀

Dunque.. 10 anni fa eravamo rimasti a questo punto:
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    Smontaggio e pulizia

Il primo lavoro fondamentale è stato ripulire tutti i pezzi: negli anni si era formato uno strato di polvere resistente che non veniva via nemmeno spolverando: ho dovuto lavare tutti i pezzi per farli tornare puliti!

Ecco qua lo smontaggio (devo dire che farlo mi ha fatto un po’ impressione, non l’avevo mai smontato prima d’ora):

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…e il lavaggio dei pezzi interni:

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    Realizzazione circuito per Arduino

poi sono passato a realizzare un circuito da collegare ad un arduino, per la gestione delle strisce led addressabili (in cui ogni led può essere acceso indipendentemente), per delle strisce led statiche (per il dissipatore della cpu) e per la gestione di un paio di pulsanti (da collegare ai sensori di tocco):

Ecco la striscia led addressabile mentre testo un effetto:
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Il circuito di prova per le strisce led statiche:
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e poi vado a realizzare il circuito definitivo da collegare ad arduino:

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Qui ho pure dovuto piegare i piedini, perché ho scoperto che il connettore dei pin di arduino non segue lo standard delle basette millefori :muro:

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Ecco un video dell’effetto che si vede in una foto precedente:

    Sostituzione motore rete bit

Mi mancava da lavare la rete bit, eccola qua mentre si asciuga:

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La prima modifica che ho fatto è stata al motore della rete bit: il vecchio motore l’avevo fatto con i lego technic, ma era molto rumoroso, ingombrante, poco potente (il motorino sforzava molto a ogni giro) e gli ingranaggi di plastica erano troppo delicati (infatti principalmente ho voluto sostituirlo perché si era rotta una delle ruote dentate). Inoltre a mio parere i lego technic centravano poco nel contesto del case.

Quindi ho preso un motorino con riduzione integrata da un giro ogni 3 secondi, una puleggia di aluminio da stampante 3d e un regolatore di velocità, e ho assemblato il tutto (l’attacco tra la guaina del filo da freno e il corpo del motorino l’ho fatto con delle spiaggette di metallo e abbondante colla a caldo):

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ecco un video del nuovo motorino in movimento:

Poi ho fatto una semplice copertura di poliver per tutto il blocco:

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    Completamento circuito Arduino e fine lavaggio

poi ho completato il circuito da collegare ad arduino, aggiungendo un secondo pulsante (i due pulsantini che si vedono sul circuito sono in parallelo ai connettori che andranno poi collegati ai sensori di tocco. Li ho aggiunti per poter testare gli effetti senza dover collegare ogni volta i sensori di tocco)

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poi ho fatto anche una veloce modifica al circuito dei sensori rimuovendo alcuni componenti che mi davano problemi e che ormai non servivano più (per la precisione gli switch che collegavano il sensorone di prossimità a più sensori di tocco):

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E poi ho finito di lavare il resto, cioè tutte le pareti esterne e la base (era da un bel po’ che non lo vedevo così pulito, temevo che lo sporco non sarebbe andato via del tutto, e invece è tornato quasi come nuovo!):

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    Taglio buchi base per passaggio cavi

una delle cose che mi piacevano di meno del vecchio kernel era il matassone di cavi che si era formato tra scheda madre e alimentatore, a causa di tutti i componenti presenti in quella zona (tra cui prolunghe audio, cavi video per il proiettore, cavi dei sensori di tocco, ecc.).
Quindi una delle modifiche principali che volevo fare era far passare tutti i cavi sotto la base, attraverso dei buchi posizionati in alcuni punti strategici.


Qui traccio la posizione esatta dei buchi per l’alimentatore (da notare l’alimentatore ultimo modello ultraleggero a raffreddamento passivo che ho usato per le misure :D , il polistirolo serviva per simulare le dimensioni del mio alimentatore vero):
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E poi procedo a tagliare i buchi col flessibile:
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Attorno ai buchi di erano formate delle macchie di calore nell’acciaio, e per rimuoverle ho dovuta carteggiare TUTTA la base, è stato piuttosto faticoso :D

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ed ecco il risultato finito: devo dire che dal riparare a un incidente, alla fine con questo trattamento l’estetica della base è migliorata parecchio

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    Montaggio delle strisce led

E ora veniamo a quella che è la modifica principale che ho fatto: la sostituzione di tutti i neon con delle strisce led.

Per ottenere la massima illuminazione dei pannelli incisi, non mi sono limitato a mettere le strisce led al posto dei neon, ma le ho volute posizionare proprio contro al bordo inferiore di ogni pannello inciso, in modo che sparassero la luce dentro ai pannelli illuminando meglio le incisioni, e devo dire che l’effetto è di gran lunga meglio rispetto a quello che avevo ottenuto con i neon (oltre al fatto che i colori ottenibili con le strisce led sono molto più brillanti e meno sbiaditi).
Tutto questo senza considerare l’enorme vantaggio di poter cambiare colore di ogni singolo led a piacimento.

Il problema era, come fare a farle stare in posizione?
Ho dovuto fare parecchie prove prima di trovare la soluzione definitiva.

Prima ho provato con un profilato di alluminio, ma esteticamente non mi piaceva questo bloccone di alluminio alla base del pannello, appesantiva il tutto:

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poi allora ho provato a incollare direttamente le strisce ai pannelli con la colla a caldo, ma anche in quel caso l’effetto non mi piaceva: per quanto provassi a essere preciso, la colla aveva sempre una superficie irregolare

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altro tentativo: ho provato a coprire la colla con dei listelli di poliver carteggiati.. già meglio, ma il risultato ancora non mi convinceva:

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nel frattempo ho saldato cavi e connettori ai capi di tutti i pezzi di striscia led che dovevo montare (i pezzi di striscia led indirizzabile devono essere collegati a catena come se fossero un’unica striscia, quindi a ogni pezzetto di striscia ho dovuto mettere due cavi, uno in entrata e uno in uscita a cui collegare il pezzetto successivo).

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Ho anche saldato una striscia led ad angolo per il supporto della scheda madre:

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altro tentativo per il montaggio delle strisce led: ho trovato un profilato a U di policarbonato trasparente, che come dimensione poteva andare bene, e ho provato a carteggiarlo:

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Il risultato finalmente era buono, ma poi, dopo aver fatto tutta la fatica di carteggiarlo e montarlo, mi sono chiesto: ma se lo mettessi trasparente senza carteggiarlo??

Ho fatto la prova ed evvettivamente così mi piaceva molto di più! Quindi ho trovato il metodo definitivo per montare in posizione tutte le strisce led :D :

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Ho rifatto da zero il pezzo di striscia sotto alla mobo perchè mi era venuto troppo alto e non mi piaceva. Stavolta ho tagliato più bassi i bordi del profilato, ed è venuto molto meglio:

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Poi ho attaccato un pezzo di striscia dietro l’unità ottica (qui ho usato un metodo più grezzo del profilato perché dovevo fargli fare una curva molto precisa, quindi ho fatto tutto con la colla a caldo e un listello di poliver piegato che fa da scheletro:

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    Realizzazione struttura porta-Arduino

Finito il montaggio delle strisce ho montato dei distanziali sul supporto mobo (nel vecchio kernel avevo usato delle viti con bullone, ma questa volta ho pensato che sarebbero stati più comodi dei distanziali veri):

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Poi sono passato a un elemento nuovo del case: essendo cambiati il modello e la posizione del proiettore, rimaneva libero lo spazio sopra all’alimentatore, così ho pensato di allargare ulteriormente il buco in cui si incastrava il vecchio proiettore (centrandolo e rendendolo un cerchio preciso), per poi metterci al centro l’arduino che controlla le strisce led.

Qui allargo il buco (dopo anni e anni di sofferenza e metodi accrocchiati finalmente mi sono deciso a comprare un seghetto da traforo, ed è stata la svolta… mi sono dato veramente del co****ne per non averlo preso prima… e la stessa cosa anche per il flessibile, con cui ho tagliato un casino di acciaio e policarbonato in un istante invece di impazzire per ore con il dremel o altri sistemi improvvisati):

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Poi, vedendo il buco e l’arduino al centro mi sono detto “che figata sarebbe mettere una striscia led rivolta verso l’interno del buco!”.
Così l’ho montata incastrandola tra due listelli di poliver carteggiato (che formano la struttura verticale ad anello che la tiene in posizione).
L’altezza dei listelli era più del doppio rispetto allo spessore del policarbonato, però ho allineato il bordo superiore dei listelli con il bordo superiore del buco, in modo che la striscia non sembri rialzata rispetto al pannello ma “un camino” che scende.

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Ed ecco il risultato illuminato, con anche un paio di video in cui si vede bene l’effetto in movimento :D (tutta un’altra cosa rispetto alle foto…)

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Ecco i video dell’effetto di scia che ho programmato su arduino (quell’effetto l’avevo fatto solo come test per divertimento, ma non pensavo che l’avrei usato da qualche parte nel case, e invece è venuto fuori il componente perfetto per sfruttarlo :D



A questo punto mancava solo una struttura su cui montare fisso arduino al centro del cerchio, così ho fatto una mensolina di poliver tenuta su con dei distanziali da scheda madre:

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un video del solito effetto, con arduino montato:

Una cosa del vecchio kernel che non mi è mai piaciuta era la barra dei led frontale, posizionata subito sotto i sensori di tocco (quei led indicano lo stato delle funzioni pilotate dai vari sensori di tocco). Già in una revisione precedente avevo cercato di nasconderla coprendola con un pannellino di policarbonato satinato, ma continuava a non convincermi del tutto.. così ho cercato di nascondere l’orrore annegando il tutto nella colla a caldo:

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Il risultato era già meglio, ma continuava a non convicermi perché comunque in quella posizione la presenza di questo pannello opaco copriva completamente la visuale sul portacircuito dei sensori, quindi più avanti ho preso una decisione drastica!

    Realizzazione cornice base luminosa

Poi sono passato a creare un bordo luminoso per la base del case. Su questo tipo di lavoro ero preparato perchè avevo già realizzato la stessa identica cosa anche nel mio Level 10 moddato ( https://www.lonherz.com/grid-level-10-p … gina=2#376 Immagine ), quindi è andato tutto liscio come l’olio perchè sapevo già tutte le problematiche (che ho scoperto sulla mia pelle la prima volta, e per cui ho dovuto rifare tutto il lavoro almeno 3 volte).

Innanzitutto ho tagliato due “cornici” da due pannelli grandi come la base: uno di policarbonato trasparente, e uno di pvc opaco grigio.

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poi ho fissato le cornici temporaneamente sotto la base, per livellare precisamente i bordi dell’angolo arrotondato, in modo che combaciassero perfettamente:

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ottenuta la forma precisa, ho carteggiato i bordi dei pannelli per ottenere una superficie satinata uniforme, dopodiché li ho lavati per rimuovere tutti i residui di polvere, ed ecco le cornici pronte:

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Visto che per ottenere l’effetto ottimale la cornice di pvc deve sembrare uguale al bordo della base di acciaio, ho verniciato con un pennarello a vernice argentato tutto il bordo del pvc:

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A questo punto ho montato le strisce led:

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Alcuni punti sono stati particolarmente complicati, come ad esempio l’angolo arrotondato, che ho realizzato saldando piccoli pezzetti di striscia con il giusto angolo per ottenere una striscia “curva” (in quel punto se avessi messo un unico pezzo a 45° avrei ottenuto un’illuminazione meno uniforme se vista dall’esterno, quindi in questo caso ho preferito perderci più tempo per ottenere un risultato migliore):
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Ecco due video della base in azione (non ancora montata sotto il case):


Finite le saldature della striscia e unite le due cornici con del nastro biadesivo, è arrivato il momento di assemblare il tutto sotto la base (ho aggiunto anche dei pezzetti di pvc opaco all’interno delle strisce, per aumentare la superficie di incollaggio ma anche per evitare che la luce filtri verso l’interno della base):

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Nel frattempo ho anche voluto sostituire tutti i bulloni e le rondelle zincati del vecchio kernel con dei bulloni e rondelle di acciaio inox, che oltre a essere più compatibili esteticamente con la base (soprattutto ora che l’ho carteggiata), rimangono lucidi molto più a lungo (ho potuto vederlo con i vecchi dadi ciechi, che dopo 10 anni sono rimasti come nuovi, al contrario degli altri):

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Ed ecco un test di illuminazione della base:

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    Doppio fondo base e riassemblaggio del case

A questo punto sono passato al lavoro successivo: volendo far passare quasi tutti i cavi sotto la base, dovevo realizzare un doppio fondo il più possibile nascosto che contenesse tutti i cavi, e l’ho fatto utilizzando il pannello di policarbonato rimanente dalla realizzazione della cornice della base.
Il pannello è fissato alla base da una serie di dadi di giunzione alti 2,5 cm, quindi sotto la base sostanzialmente si viene a creare un doppio fondo alto 2,5cm e grande come tutto il case (e nonostante le dimensioni generose l’ho riempito praticamente tutto!).

Qui prendo le misure e taglio il pannello:

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Qui preparo le viti che fisseranno il pannello da sotto, e che serviranno anche da piedi del case (sulla testa delle viti ci andranno anche dei feltrini).

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Monto il pannello in posizione:

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Ed ecco quello che si vede da sopra, la presenza del doppio fondo quasi non si nota:

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A questo punto è arrivato finalmente il momento di rimontare il case, che fino a questo momento era un ammasso di pezzi sparsi.

Monto il supporto della scheda madre:

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Visto che sono cambiate sia le dimensioni dell’alimentatore sia la forma del coprialimentatore, ho dovuto alzare tutta la struttura rifacendo più lunghe le due sbarre su cui era montata:

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Poi ho montato il portacircuito dei sensori, i sensori di tocco veri e propri e i relativi led, il coprialimentatore e l’unità ottica (inoltre ho finito di sostituire tutti i bulloni zincati con quelli inox):

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Poi ho rifatto da zero lo specchio del proiettore realizzandolo molto più piccolo e discreto, usando uno specchio di poliver (quindi deformabile a caldo):

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In realtà la realizzazione dello specchio l’ho messa solo per completezza, perché poi testandolo ho deciso di toglierlo del tutto e proiettare direttamente verso lo schermo per evitare un fastidioso problema: a causa della maggiore luminosità del nuovo proiettore, usare lo specchio creava due copie dell’immagine leggermente sfalsate, che venivano riflesse dalla superficie trasparente dello specchio, e non dal lato riflettente.

Nel frattempo stavo andando avanti anche sul lato software:
ho fatto un programmino per pc che comunica con arduino via porta seriale bidirezionalmente, sia per poter cambiare lo stato dei led via software dal pc, sia per visualizzare lo stato di arduino sul pc quando viene cambiato dal bottone hardware (e più avanti anche per far partire delle animazioni a tema con i colori dei led nello schermo proiettato)


Qui ho aggiunto al programma la gestione del proiettore dal secondo bottone hardware di arduino

e qui testo alcune delle animazioni (ho potuto riciclare buona parte delle animazioni che avevo già fatto per il mio Level 10 moddato, facendo giusto qualche modifica per adattarle alla nuova risoluzione)

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