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completamento del circuito dei sensori di tocco

e` da due giorni che non uppo nulla, ma non perche` non abbia fatto niente, anzi! …non ho uppato nulla perche` non ho avuto il tempo per farlo: e` da due giorni che sto saldando dalla mattina alla sera (tranne qualche pausa per andare a lezione, poi torno a casa e ricomincio )

Che dire, quando ho finito di saldare il circuito dei sensori di tocco tre anni fa, pensavo di aver quasi finito, che mancassero solo da attaccare le varie cose ai sensori.. ma mi sbagliavo!
Per le “varie cose da attaccare ai sensori”, c’e` decisamente molto piu` da lavorare di quanto pensassi: pensavo di essere quasi alla fine del circuito quando invece ero solo a meta`!

Comunque ormai sono a buon punto, dopo due giorni di full immersion continua dalla mattina a notte fonda (sto scrivendo adesso (l’una) perche` mi sono voluto prendere una pausa per uppare, altrimenti ero ancora qui a saldare )

Intanto sono qua col ventilatore a palla e finestra spalancata per cercare di arieggiare un po’ la stanza, stanotte non voglio respirare vapori di stagno mentre dormo (ne ho gia` respirati abbastanza ieri e oggi )

ma veniamo alle modifiche del circuito:

dopo il calcolo del materiale necessario (quello dello schemino molto ordinato e formale della foto precedente ) sono andato a fare un po’ di acquisti, e ho ritirato fuori il circuito:

(inutile dire che ho cannato per due volte di fila il materiale che mi serviva, motivo per cui sono tornato 3 volte nel giro di 3 giorni al negozio )

Un po’ di prove con vari tipi di sensore improvvisati (per una cosetta che voglio realizzare )

e ora comincio col saldare tutta la parte che gestisce i led:
ogni sensore infatti, avra` un led indipendente che si accendera` alla pressione.
Sulla carta la cosa e` semplice: prendo la corrente da un molex (in modo che i led siano accesi solo a pc acceso, mentre i sensori sarebbero accesi sempre) e poi la linea del positivo di ogni led, la faccio interrompere dal rele` associato al sensore (ogni rele` e` dotato di 2 interruttori deviatori paralleli, quindi uno lo uso per il circuito del led, e uno lo uso per l’effettivo scopo del sensore).

Sulla carta e` semplice, ma nella pratica sono un bel po’ di fili da gestire, e si vedra` anche dalle foto

Intanto usero` sia led normali che ad alta luminosita`, quindi rispettivamente a 2 e 3 v, mentre nel molex prendo i 5 volt, quindi come fare?

Al momento non avevo ancora definito bene la quantita` di led che avrei utilizzato, e sopratutto non avevo voglia di calcolarmi in ogni caso le resistenze ..ho puntato ad un approccio piu` immediato

mi son detto: se io collego il positivo di un led normale ai +5 volt, sul negativo di quel led avra` +3 volt, giusti giusti per attingere i 3 volt che mi servono per alimentare in parallelo tutti i led ad alta luminosita`

se io faccio lo stesso con un led ad alta luminosita`, ho in serie al led 2 volt, perfetti per alimentare tutti i led normali

quindi mi sono evitato tutto lo sbattimento delle resistenze facendo 2 cicuiti separati da 2 e 3 volt, mettendoli in serie ai 2 led (blu e verde) che si vedono nella foto sotto

una foto al mio laboratorio elettronico…

…e alla mia officina :

…per fortuna che mia madre non c’e` per un mese, cosi` ho potuto invadere tutta la casa senza dover poi mettere a posto alla sera

ho cominciato a saldare la contattiera per i led: (cosi` ho potuto realizzare tutti i circuiti dei led che dicevo, senza bisogno di toccare ancora alcun led )


… si nota un certo aumento di cavi?

poi finiti i circuiti dei led (ora la faccio semplice, ma ci ho messo mezza giornata ) ho cominciato a saldare la contattiera per tutti i collegamenti col resto del pc.
(per ridurre il numero di cavi poi, ho anche preso un cavone da 10 poli per i led, e uno da 16 poli per il case, cosi` usciranno solo due grossi cavi dal circuito, nascondendo il fatto che il circuito ha bisogno di 17 connessioni con le componenti del case, e 10 con la struttura dei led )

…qui i cavi sono aumentati parecchio, ecco com’era prima che cominciassi, per fare un confronto :

poi ho anche cominciato a saldare le contattiere per i sensori veri e propri (la parte piu` delicata, visto che per i sensori bisogna rispettare certi criteri).

Per il momento pero` ho saldato solo le prime due contattiere, perche` per le altre ho in mente un’altra cosa di cui devo verificare la fattibilita`

ieri sera ho fatto una prova per vedere quanti led riescono ad accendersi in serie a un led alta luminosita`: sembra gia` natale

poi ora che ci penso non ho ancora specificato quali sono le 7 funzioni del circuito:

– power
– reset
– “componente misterioso” on/off
– sensorone on/off (sotto spiego di cosa si tratta)
– ventole 5/12v
– audio on/off (non specifico ancora di quale audio si tratta pero` )
– illuminazione on/off

intanto oggi ho finito definitivamente il circuito

in pratica mi mancava solo da implementare il “supporto” al sensorone di cui parlavo, che andra` sul fianco della torre, e che rileva la vicinanza della mano invece che lo sfioramento del dito .

Essendo una cosa che non serve tutti i giorni (e che puo` scattare accidentalmente con facilita`), il sensorone e` attivabile e disattivabile tramite uno dei sensori di tocco piccoli, a cui ho riservato questa funzione.

Pero` c’e` un pero` : il sensorone e` uno, mentre i sensori piccoli sono 7, quindi avrei dovuto scegliere di pilotare col sensorone una sola delle 7 funzioni dei sensori piccoli.

escludendo il reset (per ovvi motivi, il sensorone e` facile attivarlo accidentalmente ) , e ovviamente il sensore che attiva/disattiva il sensorone (non posso usare un pulsante per attivare/disattivare se` stesso ), rimanevano comuqnue 5 funzioni, di cui avrei dovuto sceglierne una sola.

ma poi mi e` venuta un’idea per rendere il circuito piu` “elastico”

cosa saranno questi interruttorini vicini ai sensori?

In pratica ho pensato di fare cosi`:

Ognuno di quegli interruttorini e` un deviatore.
Se io li saldo “ad albero binario”, ottengo un selettore che in base alla posizione degli interruttorini, collega sempre il sensorone (la radice dell’albero) a uno e un solo sensorino (una delle foglie dell’albero).
Se io voglio usare il sensorone per una certa funzione (che so, illuminazione on/off) mi basta spostare gli interruttorini nel modo giusto, cioe` nel modo che collega il sensorone al sensorino dell’illuminazione

In pratica ho fatto un circuito “programmabile” con questi interruttorini , disponendoli ad albero in questo modo:

in pratica funziona come un “multiplexer manuale” a 6 vie: i bit in input sono la posizione dei deviatorini

Foto durante la realizzazione dell'”albero di deviatori”:

ed ecco il circuito finito! , completo di albero di deviatori (infatti i deviatori li ho proprio disposti ad albero perche` risultasse piu` intuitivo settarli), e delle 7 contattiere singole per i sensori (piu` quella nell’angolino vicino alla contattiera dei led, che serve per il sensorone)

A questo punto il circuito e` finito, ora devo passare a costruire un supporto per i led, e un cavo “proprietario” che porti i segnali del circuito in giro per il case

Ho gia` i materiali per entrambi, appena ho tempo faccio il tutto

ho fatto una cosa abbastanza semplice che pero` finora non avevo ancora affrontato: gli attacchi per fissare il circuito nel portacircuito!

ho preso dei pezzetti degli stessi connettori che ho usato per i contatti del portacircuito, per incollarli alla base del portacircuito:

ovviamente la base di questi connettori e` molto stretta, quindi perche` fossero resistenti, li ho prima incollati (col super attak) a questi piccoli pezzetti di policarbonato che ho lucidato:

poi li ho infilati nella millefori per avere la posizione giusta, ho messo la colla sulla base dei pezzetti, e ho appoggiato la base del portacircuito sopra in posizione, in modo che i pezzetti si incollassero subito alla base:

e` venuto un incollaggio perfetto, resistentissimo, e senza il minimo alone bianco dovuto ai vapori dell’attak, ma c’e` un’inviolabile legge fisica che non avevo considerato, data dalla formula: lonherz + colla = danni

I piedini si sono incollati perfettamente, ma due dei 4 sono venuti incollati leggermente spostati rispetto ai buchi della millefori, cosi` ho dovuto staccarli (ho dovuto usare le pinze e fare molta forza da quanto erano attaccati bene) e reincollarli nel posto giusto, solo che ovviamente ora la superficie dei piedini e della base non era piu` perfettamente liscia per i residui di colla, quindi ho dovuto usarne molta di piu` perche` tenesse, e ovviamente (tra un bestemmione e l’altro) quando sono riuscito a far tenere la colla, sono comparsi i terribili aloni bianchi dei vapori dell’attak (per fortuna non si dovrebbero vedere molto, pero` ci sono)

ecco come sono venuti:

Il circuito va semplicemente infilato nei pin dei piedini per rimanere fissato in posizione. In questo modo puo` sembrare solo appoggiato, ma e` comunque fissato in modo molto solidale al portacircuito grazie al fatto che i pin non sono perfettamente allineati, quindi sostanzialmente il circuito quando viene infilato si incastra nei pin (dalla foto si puo` vedere che a testa in giu` non cade, inoltre ho provato anche a sollevare tutto il portacircuito prendendolo dal circuito, e anche in questo caso non si stacca, in compenso quando si vuole staccare ed estrarre, e` un’operazione molto semplice e veloce)

disegno dell’incisione supporto mobo

una piccola anteprima.. sto disegnando l’incisione per i supporto mobo, in stile “circuito stampato” :

mi sono scaricato qualche immagine di circuito stampato, e ho cominciato a inventarmene uno disegnandolo sul supporto mobo, cercando di mantenere lo stile di quelli veri che ho trovato

poi oggi gia` che c’ero ho anche fatto uno schema di quello che devo ancora saldare sul circuito dei sensori di tocco, e che dire: ce n’e` ancora parecchia di roba da metterci!

(come si puo` vedere qui sotto, io quando progetto un circuito elettrico lo disegno molto professionalmente seguendo gli standard di disegno tecnico per i circuiti, per mantenere il disegno ordinato e leggibile )

montaggio struttura dell’unita` ottica nel case

Oggi ho montato la struttura del dvd all’interno del case

ho fissato la struttura alla parete:

ho tagliato (e lucidato i bordi del taglio) della parete piccola:

il lato del case con la parete piccola montata:

A questo punto ho dovuto tagliare anche la parete grande dietro allo schermo (oltre a lucidare i bordi del taglio ho anche fatto una piccola e semplice incisione):

come compare dall’esterno il disco:

ed ecco tutta la struttura completata e montata:

incisione disco di tron (parte della struttura dell’unita` ottica)

ora e` il turno del disegno da incidere

che cosa sarebbe un case su Tron senza il disco di Tron!

ho ritirato fuori il mio amato cofanetto del gioco, per usare come riferimento il disco che ha in mano jet sulla copertina:

e ho cominciato a disegnarlo:

ecco il disegno finito (quella roba grigia al centro e` uno spesso strato di nastro isolante che ho messo per poter usare il compasso tranquillamente senza paura di rovinare il disco sotto, vista la quantita` di cerchi che dovevo disegnare ):

e ho cominciato a inciderlo:

ecco qua appena tolta la pellicola bianca, ora ho le incisioni grezze e le devo rifinire tutte:

ed ecco il risultato finito (devo dire che mi piace talmente tanto avere il disco di tron tra le mani, che mi dispiace doverlo mettere nel case (oltretutto in un posto un po’ nascosto), me lo vorrei tenere io per giocarci )

costruzione struttura dell’unita` ottica

oggi ho iniziato un nuovo componente (e penultimo, dopo mi manca solo la struttura dell’ali): la struttura dell’unita` ottica

La struttura e` abbastanza diversa dalle altre, tutte piu` o meno ancorate alla base, perche` invece che alla base sara` fissata su una parete, piu` precisamente sulla parete dietro al monitor, con l’apertura del cassetto verso destra.
Il problema e`: come rendere comoda la pressione del tasto per l’apertura? ecco la mia idea per risolverlo

il disegno e il taglio dei pezzi:

il talebano (volevo evitare di respirarmi ancora la polvere di policarbonato, me ne sono gia` respirata abbastanza in passato )

Comincio a tagliare i pezzi col mio dremel black&decker quando ecco la sfiga del giorno!

..tagliando sento puzza di bruciato, allora spengo il dremel per lasciarlo raffreddare, ma dopo un po’ noto che anche da spento continua a puzzare di bruciato e a fumare !
provo a riaccenderlo e vedo dalle griglie un casino di scintille e scoppiettii !!!
In pratica sono riuscito a bruciare definitivamente il dremel (appena riusciro` a svitare due maledette viti torx di cui ovviamente non ho la chiave in casa, provero` a vedere dov’e` il guasto)

Per fortuna nascosto in uno scatolone sotto al letto avevo ancora il vecchio simildremel che non vedeva la luce da 3 anni, quindi ho potuto continuare grazie a lui

eccolo il mio salvatore

cosi` ho finito di tagliare i pezzi:

Poi al solito ho lucidato i bordi:

e ho fatto tutti i buchi sui pezzi:

poi ho provato a montare temporaneamente il masterizzatore, per prendere un paio di misure, dopodiche` mi son fermato perche` era gia` tardi, continuero` i prossimi giorni

PS: dall’ultima foto si comincia a capire qualcosa riguardo al sistema di apertura del cassetto a cui avevo accennato prima?

Oggi ho finito tutta la struttura, mi rimane solo da montarla sulla parete

innanzitutto mi serviva un disco:

…un disco da montare sulla struttura in questo modo (come si vedeva gia` nel post precedente)

in pratica su uno dei due attacchi, il disco puo` muoversi di qualche millimetro grazie al buco ovale che permette di spostarsi avanti e indietro.

Sul disco e` fissato un bullone che va a premere il tasto dell’unita` ottica quando qualcuno preme tutto il disco

ora tocca alla lucidatura del bordo del disco:

prima della lucidatura (tagliato coi dischi in vetroresina del dremel):

dopo la prima passata con il tampone di feltro del dremel, si puo` passare alla pasta abrasiva:

dopo la passata di pasta abrasiva, il risultato finale (poi il pezzo viene lavato per togliere i residui di pasta abrasiva):

montaggio definitivo del cestello hard disk

oggi ho finito la struttura degli hard disk, devo solo bucare la base del case per montarla

l’avevo lasciata cosi`:

ieri ho cominciato lucidando i bordi delle “slitte” e del cestello:

oggi invece ho cominciato a montare il tutto:

e ho fatto i buchi in cui infilare il cacciavite per avvitare gli hard disk:

ho scavato i punti in cui andranno le viti degli hd: (dal momento che in italia farei fatica a trovare viti piu` lunghe col passo americano oh: )

una volta pronte, ho montato sulla struttura le slitte:

ecco in azione il sistema per avvitare gli hd.
le vitine degli hd rimangono avvitate in posizione nel policarbonato, e quando si vuole fissare un hd, basta farlo scorrere nella slitta, infilare il cacciavite nel buco del cestello, e avvitare fino in fondo la vitina, che e` gia` incastrata nella posizione giusta:

ed ecco la struttura completata con due hd montati dentro:

eccola appoggiata al suo posto nel case (domani faccio i buchi nella base e la fisso) :

costruzione struttura portante del supporto mobo

Oggi ho completato la struttura del supporto della mobo, a questo punto manca solo qualche decorazione.

Prima ho dovuto fare una fessura nel supporto, in cui si infila la linguetta di metallo delle schede fissate alla mobo:

E poi ho aggiunto il supporto sul quale avvitare le schede, e i raccordini per fissare il tutto alla base:

Infine ho fatto i buchi sulla base, e ho fissato il supporto mobo:

incisione cestello hard disk

finalmente dopo aver ridisegnato N volte le crepe (cosa testimoniata dalle numerose linee cancellate sulla pellicola bianca, nella prima foto ) ne ho disegnate alcune che mi convincevano, cosi` le ho incise:


poi ho provato a vedere com’e` l’effetto delle crepe illuminate di verde

se volessi proprio rispettare l’ambientazione di tron2.0, dovrei fare nere le parti trasparenti, pero` non sono ancora del tutto sicuro di volerlo fare, mi piacciono anche trasparenti

costruzione cestello hard disk

A questo punto passo a costruire l’ultimo dei componenti della struttura di base del case: il cestello per gli hd:

Prima taglio il pezzo rettangolare:

Dove non arriva piu` la sega, arriva la collaudata lama della sega smontata e usata a mano

ed ecco il pezzo tagliato:

Ora disegno i tratti da tagliare. la forma che vorrei ottenere, richiama gli “spigoli aperti” della scocca esterna

Comincio a tagliare, prima le parti esterne con la sega, e poi i “buchi” col dremel:

Fin qui tutto bene (non vi dico la fatica per tagliare quei 2 buchi), ma al momento della piegatura qualcosa e` andato storto .
In pratica, il policarbonato e` pieghevole a una condizione: i bordi del pannello da piegare, devono essere perpendicolari alla piega (quindi non come in questo caso dove sono a “V”).
Avendo usato questa forma, invece di piegarsi il policarbonato si e` spezzato lungo quella che doveva essere la piega!

A questo punto, trovero` un altro modo per tenere insieme i 3 pezzi (sigh prima era uno solo), come un blocchetto trasparente su cui avvitare le sporgenze dei 3 pezzi, o dei miniraccordini simili a quelli della scocca..

Stamattina ho risolto in qualche modo il problema di ieri, cioe` il fatto che il singolo pezzo da piegare si e` spezzato in 3 pezzi:

ho pensato di utilizzare le linguette che avevo piegato per fissare il cestello alla base, per tenere invece attaccato il tetto alle pareti (per attaccare il tutto alla base quindi usero` delle spiaggette a L, tanto saranno al di sotto di un pannello che copre la base, quindi non si vedranno).

Prima di fare questo, ho ritagliato le “vecchie basi” delle pareti con lo stesso motivo che avevo utilizzato per le parti superiori:

mi e` venuto in mente come fare le slitte per gli hd:

una striscia sottile di policarbonato che sta sotto l’hd, e una piu` alta che si appoggia sul lato dell’hd (e sulla quale viene fissato con le viti) formano una slitta, da attaccare alle pareti della stuttura.

ritaglio i pezzi (per 2 hd, 4 strisce sottili e 4 grosse)

ecco il primo abbozzo di slitte:

ora pero`, per non isolare dall’aria i bordi degli hd, ho abbassato di 5 mm le due strisce alte, lasciandole alte in 2 punti, dove andranno i buchi per le viti:

ed ecco piu` o meno le slitte nella struttura: (ovviamente non sono fissate, una e` tenuta su con lo scotch e l’altra la tengo io a mano )

ecco l’acquisto del giorno: viti! (me ne servivano solo 8, ma visto che questo cofanetto di viti di ferro zincato costava poco piu` delle 8 viti da sole in inox, e visto che non c’e` mai fine alla sete di viti… )

(inoltre anche se sono piu` scadenti, io preferisco comunque le viti zincate perche` il colore argentato e` piu` tendente all’azzurro rispetto all’inox)

Con le viti a disposizione ho potuto finalmente montare i pezzi:

nell’ultima immagine si vede che le slitte sotto sono piu` vicine tra loro rispetto a quelle sopra… perche`?

semplice, perche` il cestello degli hd deve essere trapezoidale come il resto del case!

eccolo con dentro un hd, sopra e sotto:

e poi, visto che di hd rotto ne ho uno solo, l’ho aperto per avere 2 oggetti della dimensione giusta, per vedere entrambi gli spazi occupati:

le slitte essendo lunghe come tutto l’hd, permettono di inserirlo ed estrarlo come un cassetto, quindi il montaggio di un hd e` (o almeno dovrebbe essere ) semplice come in un case tradizionale.

al momento le slitte sono piegate in giu`, visto che sono perpendicolari alle pareti, ma ovviamente quando avro` ottenuto una roba abbastanza definitiva (come misure, lavorazione, ecc..) che non dovra` piu` essere smontata e rimontata cosi` spesso, pieghero` le viti che reggono le slitte parallele alla base

PS: non ho ancora fatto i buchi per avvitare gli hd. Pensavo di fare dei buchi sulla fiancata del cestello, per poter raggiungere le slitte con il cacciavite, e poi sulle “sporgenze ottagonali” delle slitte (quelle in corrispondenza dei buchi per le viti degli hd) faro` prima un buco sottile passante, in cui passera` la vitina che si infilera` nell’hd, e uno piu` grosso della capocchia NON passante, ma che arrivi a 2-3 mm dalla superficie interna della slitta, in modo che vada bene una classica vite da hd, e non ne serva una piu` lunga.

il buco di profilo dovra` essere come un imbuto insomma